Milan, Gattuso: "Orgoglioso di essere tornato a casa, non mi piace gen...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 26/05/2017 -

Milan, Gattuso: "Orgoglioso di essere tornato a casa, non mi piace gente che cazzeggia. Donnarumma? C'è poco da convincere..."

profile picture
profile picture

#WelcomeBackRino. Lo si legge sui social e sugli schermi presenti all'interno di Casa Milan, lo si vede (soprattutto) all'interno della sala conferenze della sede rossonera. Gennaro Gattuso è tornato in quella che è stata la sua casa per 13 anni, pronto a vestire stavolta i panni dell'allenatore della Primavera dopo l'ultima esperienza vissuta a Pisa: presentato oggi alla stampa, l'ex numero 8 milanista ha spiegato i motivi della propria scelta, per un ritorno accolto con grandissimo entusiasmo da tutto il mondo rossonero.

Ad introdurre la conferenza, Fassone: "Devo dire che mentre scendevo in ascensore stare con Franco, RIno, e Filippo sia un orgoglio. Dò il bentornato a casa a Rino, è stata una cosa nata in fretta: negli scorsi mesi con Mirabelli abbiamo pensato molto al settore giovanile, facendo scelte dal punto di vista organizzativo e decidendo di affidare a Filippo Galli la gestione. Colgo l'occasione di ringraziare Mauro Bianchessi, ma sono sicuro che Filippo Galli farà un grande lavoro. L'idea è nata quasi casualmente, non c'era una strategia dietro: c'era l'idea di prendere il miglior professionista disponibile sul mercato, ho conosciuto personalmente Rino poche sere fa e mi ha trasmesso il suo dna, la sua passione e la sua voglia nel trasmettere le cose, accettando con un entusiasmo da ragazzino. Ci darà una mano enorme e aiuterà tutti a trasmettere il suo DNA, gli diamo il nostro ringraziamento il nostro in bocca al lupo".

Poi, le parole di Mirabelli: "Questa cosa di portare Rino al Milan è stata fantastica, vogliamo portare senso di appartenenza al Milan sin dai giovani. Ma la genialata non l'ho avuta io, ma il direttore. Una sera mi chiese: "Ma Rino Gattuso? Perchè non ci pensiamo?". Quando me l'ha detto mi ha aperto un mondo, l'ho chiamato subito e gli ho detto tutto: ho trovato in lui tanta energia e tanta voglia, dobbiamo dire bravo a Fassone per la genialata".

Infine, Gattuso: "Tre settimane fa, quando mi ha chiamato il direttore, avevo già parlato con alcune squadre: il direttore sembrava Franco baresi, in marcatura a uomo, ed è stato molto bravo. Vengo da anni molto duri, da Creta a Pisa, ho speso tanto a livello mentale e se sono qui i meriti sono per il Dottore e Mirabelli. Sono orgoglioso di essere tornato nella mia casa, ho vissuto momenti molto belli e mi aspetta un compito difficile, bisogna trasmettere il DNA Milan. Vengo qui solo per allenare i giovani e l'ho fatto con entusiasmo, poi vedremo dopo due anni quale sarà il mio percorso. Vi ringrazio di vero cuore".

"Sto già stressando tutti come un martello pneumatico, chi mi conosce sa quanto tenga a fare bene questo lavoro - continua Gattuso - l'affetto della gente fa piacere, ma le emozioni passano subito, sono proiettato già a ciò che devo fare. Nei miei ragazzi non vorrei vedere superficialità: vedo tantissimi giovani che giocano a calcio tanto per farlo, giocare a calcio è un privilegio e tanti se lo dimenticano. Anche con i giocatori più grandi ci vuole professionalità, non mi piace gente che cazzeggia: mi piace chi lavora in modo serio e concreto. Se sono venuto qui è perchè reputo Montella molto preparato e pronto, in questi 4-5 anni a livello difensivo le mie squadre hanno sofferto poco. La mia scelta di venire qui è fare imparare ai giovani, voglio imparare anche con lui e dalla sua scelta di gioco totalmente diversa dalla mia".

"Ho già lavorato con 96-97, quest'anno lo farò dai 98: questi due anni a Pisa mi hanno dato tantissimo, siamo andati alla ricerca dei giovani e ho visto in questi due anni una crescita. Voglio fare calcio a livello organizzativo, devo pensare solo al campo: il resto c'è tutto, per questo la scelta è stata anche questa. Perchè sono qui? Ho visto Fassone e il direttore provarci a tutti i costi, mi hanno convinto su questo progetto. Non sento nulla a livello di storia, ci sono trofei e foto, io devo far crescere i ragazzi e far capire loro che giocare a calcio è qualcosa di serio: ho un lavoro duro da portare avanti. Avevo 10 squadre che mi volevano tra estero e Italia, non penso proprio sia un passo indietro allenare la Primavera. Solo quando vedo le cose che ho a disposizione non posso considerare tutto ciò un passo indietro, questi anni mi serviranno a completarmi".

"Con me verrà Innocenti che era con me a Pisa due anni, poi per il resto dello staff vedremo. A Montella auguro il meglio, non capisco perchè fare funerali anticipati, spero che il Milan arrivi a vincere lo scudetto, la Champions League: l'ho detto dal primo giorno al direttore, non son venuto qui per altri discorso. Penso che non sarei nemmeno pronto per allenare una squadra così importante. Il resto non mi interessa. Punti di riferimento? C'era una grande coerenza da parte di Maldini, Costacurta, Albertini, Baresi, Filippo".

"Donnarumma? C'è poco da convincere: Gigio è un giocatore importantissimo, se penso che ha ancora 20 anni di carriera...Penso che diventare una bandiera del Milan per lui. Nuovi talenti? Non mi piace fare nomi: qualcosa di interessante c'è, faremo una squadra competitiva. Quest'anno non è andato benissimo, ma i talenti ci sono. Quando sei giovane ti fai prendere un po', ma Gigio ha una famiglia alle spalle che lo segue, ma posso parlare a livello personale: potevo fare contratti migliori, ma ho sempre scelto il cuore. Spero che Gigio rimanga perchè penso possa far fare un salto di qualità alla sua carriera".

Successivamente, Gattuso ha parlato così in esclusiva ai microfoni di SKY Sport: "Tredici anni al Milan non sono pochi, sono tornato dopo 5 anni e c'è grande voglia di iniziare questa nuova avventura, speriamo bene! Ciò che mi ha convinto a tornare è che gli ultimi 3 anni per me sono stati difficili e voglio pensare al campo facendo solo l'allenatore perchè in questi anni non è stato possibile. È stato fondamentale anche il fatto che la società mi abbia voluto a tutti i costi".

Tags: Milan



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!