Il momento è finalmente arrivato: José Mourinho è tornato, più carico che mai per una nuova esperienza in panchina con il Manchester United. Lo "Special One" è stato presentato stamani alla stampa: ecco le sue parole.
"Sono arrivato in un club difficile da descrivere a parole. Speriamo si tratti solo di una stagione senza Champions, dobbiamo far sì che questa società torni dove deve stare. L’obiettivo di questa stagione dipende dal modo in cui si vuole vedere la questione: voglio concentrarmi sugli ultimi tre anni e dobbiamo lavorare per tornare in Champions e far bene in Europa League, ma voglio essere realista e dico che vogliamo vincere. Ci chiederanno in molti come giocheremo e come si giocava prima di me, ma posso già dire che si possono vincere un paio di partite senza giocare bene ma una competizione intera non si può vincere non giocando bene, e per giocare bene intendo fare più gol dell’avversario con un approccio aggressivo e facendo felici i nostri tifosi. Voglio giocatori che segnino tanto e con una difesa che sappia difendere il risultato. Sicuramente non riusciremo ad ottenere tutto ma bisogna provarci".
"Ci sono alcuni allenatori che non hanno mai vinto titoli o hanno vinto per l’ultima volta tanto tempo fa, quindi non penso di aver molto da dimostrare perché se no questi che dovrebbero fare? A me non importa, io gioco contro me stesso e voglio dimostrare a me e non agli altri - continua Mourinho - Non sarò mai in grado di lavorare senza successo, è la mia natura. Non posso avvicinarmi a questo tipo di lavoro in maniera difensiva ed impaurita. L’FA Cup? Non riesco ad andare verso quella direzione. Nelle società in cui ho lavorato fino ad ora posso dire che il Man Utd è una realtà diversa e la gente deve tornare ad avere il successo come abitudine. Non voglio che i giocatori pensino agli ultimi 3 anni, dobbiamo fare meglio e finire quarti non è un obiettivo. Ho 53 anni e sono ancora un allenatore giovane".
Poi, capitolo aperto sul mercato: "Vogliamo dare spinta e qualità alla squadra. Come stile di gioco preferisco giocatori specifici per un solo ruolo, al massimo uno o due possono essere flessibili. Abbiamo individuato quattro obiettivi... Il quarto giocatore arriverà prima del 31 agosto ma il mercato è aperto e i giocatori devono essere felici, anche quelli che restano. Chi vuole andarsene è libero di andare, ma noi dobbiamo pensare al mercato fondamentale, ora arriverà il terzo e quindi il quarto giocatore. Credo che la realtà del Leicester non sia solo la felicità che hanno trasmesso al paese, ma la consapevolezza che ora tutte e 20 le squadre lottano per il torneo, è questa la consapevolezza che ci hanno lasciato".
Spazio, infine, a due ex, grandi bandiere dei Red Devils: "Lo scorso anno è stata l'unica stagione della mia carriera in cui non stavo combattendo per il titolo, ho avuto 49 giocatori che hanno vinto ripetutamente. Giggs? Poteva essere ciò che voleva nel club, ma lui ha preso una decisione ed è stato coraggioso nel farlo. Esattamente come me al Barcellona, per Giggs è semplice passare da vice ad allenatore, ma non è stato facile lasciare la sua casa da 29 anni. Se vorrà tornare un giorno, mentre sono qui, le porte saranno aperte. Quali consigli mi ha dato Ferguson? Mi ha detto di portare l'ombrello e la mia tipica bottiglia di vino, perchè ci saranno molte occasioni per passare tempo insieme - conclude Mou - non lo vedrò questa settimana, ma quando le vacanze saranno finite avremo molto tempo per incontrarci e sarà sempre il benvenuto".