Un’eccellenza italiana a Cracovia c’è già. Si trova a circa 2’ a piedi dallo stadio Miejski dove domenica esordirà la nazionale italiana Under 21 contro la Danimarca. Si tratta della Dama con l’ermellino di Leonardo Da Vinci che è custodita nel museo nazionale di Cracovia a pochi passi dal centro della città. Ecco perché andare lì a vincere il sesto Europeo della nostra storia (siamo già i più titolati), vorrebbe dire consacrarci definitivamente nella cultura della città polacca.
Certo, la rosa a disposizione del ct Di Biagio (da Donnarumma a Berardi, da Rugani a Bernardeschi) costituisce già una discreta dose di vantaggio, ma da qui alla fatidica notte del 30 giugno quando si deciderà la finale, la strada non sarà propriamente tutta in discesa. L’Italia è inserita nel gruppo C e la compagnia non è proprio delle più accomodanti.
Il pericolo numero uno è la Germania che si presenta in Polonia forte dei 30 punti collezionati nelle 10 sfide di qualificazione all’Europeo. Certo, molti dei big non ci saranno perché dirottati alla Confederations Cup con la nazionale maggiore, ma nomi del calibro di Gnabry e Dahuod mettono paura anche solo ad essere pronunciati. Con la Germania si giocherà l’ultimo match del girone (in programma il 24) e sarà quello decisivo per decretare il passaggio alle semifinali.
L’esordio in programma il 18, invece, prevede il match contro la Danimarca che ha lasciato a casa i suoi assi migliori (Dolberg e Pione Sisto), ma si presenta come la miglior difesa della fase di qualificazioni con sole tre reti subite alla pari con l’Inghilterra e proprio l’Italia. Subiscono poco i danesi, ma sanno far male anche in attacco dal momento che se Marcus Ingvartsen lo chiamano il “Pippo Inzaghi” danese un motivo ci sarà. Solo nel percorso verso la Polonia ha segnato 8 reti (tra cui una tripletta alla Bulgaria e una doppietta alla Romania), mentre sono 23 quelle messe a segno nell’arco dell’ultimo campionato danese.
A proposito di gol, allora, risponde presente la Repubblica Ceca - avversaria dell’Italia il 21 a Tychy - che in avanti può schierare Patrik Schick. L’attaccante pagato 30,5 milioni dalla Juventus alla Sampdoria, si presenta in Polonia da capocannoniere della fase di qualificazione all’Europeo Under 21 con uno score niente male: 10 gol in 9 presenze, ovvero più di un gol a partita.
Questi i primi scogli da superare sulla rotta che porta alla finale. Poi ci potrebbero essere Inghilterra, Portogallo e Spagna negli scontri diretti. Insomma: tornare a casa con la Dama con l'Ermellino è impossibile. Riportare l'Europeo in Italia invece no.