Serviva una vittoria per rispondere a Fiorentina e Juventus. E’ arrivata, puntuale. Un' Inter cinica e spietata passa al Castellani, ma che bell’Empoli! La squadra di Giampaolo comincia benissimo: sfiora il gol in un paio di occasioni (Handanovic cum laude…) e imbriglia Icardi e compagni. Spazi stretti, tanto movimento e il solito cuore. E l’Inter? Un tempo di tedio, quello di leopardiana memoria. Ma nel calcio tutto può succedere, legge banale, non scritta, però di facile applicazione. Sta per finire il primo tempo, quando Perisic si invola sulla fascia sinistra, crossa in mezzo ed eccola la zampata del ‘nueve’ Maurito. Fiuto da bomber, chiamalo bomber. Perché dai, è tale. Una doccia gelata per l’Empoli, che avrebbe di certo meritato altra sorte.
Nel secondo tempo qualche emozione in più, ma poca roba. Prima ci prova Brozovic (oggi non propriamente epic), poi Saponara e Zielinski. Handanovic alza il muro, professor Miranda sale in cattedra, Murillo lo segue da bravo allievo…E la ‘solita’ Inter spietata si porta a Milano tre punti fondamentali, sia per riprendere la vetta della classifica che per dimenticare l’ultima della Scala, nella quale la banda Candreva vinse e convinse. Il 2016 ricomincia da qui, vittoria e un po’ di meritato carbone per un primo tempo estremamente rivedibile. Befana tutto sommato positiva anche per l’Empoli, che conferma di essere squadra tosta: con qualità e idee. Al Castellani cala il sipario (e il gelo…) i tifosi nerazzurri cantano 'salutate la capolista', sorrisi e cori. Ride Mancini, ma anche Giampaolo in fondo può sorridere.