L’Improta di Riccardo: così si è preso il Bari
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Data: 23/09/2017 -

L’Improta di Riccardo: così si è preso il Bari

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L’uomo della domenica, anzi del sabato, per il Bari arriva da Pozzuoli. Riccardo Improta, classe 1993, è l’uomo copertina della formazione allenata da mister Fabio Grosso in questo avvio di stagione. Quello realizzato oggi pomeriggio alla Ternana nel secco 3-0 del “San Nicola” è il centro numero 5 in 6 partite di campionato: numeri da bomber, per un calciatore che in carriera ha giocato davvero in tutte le posizioni. Esterno alto, seconda punta, fantasista o laterale a tutto campo, per Improta poco cambia: “L’essenziale è giocare” è il suo mantra. Applicato dagli esordi con Puteolana e Lanciano, passando per Genoa, Juve Stabia, Chievo, Padova, Bologna, Cesena e Salernitana prima dell’arrivo in Puglia. Conquistando anche una manciata di presenze tra Under 19, Under 20 e Under 21: esperienze ricordate sulla copertina della sua pagina Facebook. 10 maglie a soli 24 anni: se non è un record, poco ci manca. “Speriamo che continui così” aveva pronosticato Franco Brienza in settimana parlando del giovane compagno di squadra: Improta ha risposto presente. Centro del 2-0 con serpentina su Valjent e tocco preciso a ingannare Plizzari, ciliegina su una prova di sostanza e qualità. Dopo Cesena, Frosinone e Cremonese, un’altra “vittima” sul suo taccuino, e un record, le 7 reti a Padova nel 2014, nel mirino. A due tiri di schioppo. E pensare che nelle ultime tre stagioni aveva segnato solo tre reti: una con il Bologna, zero nel Cesena (in un’annata condizionata dalla gravissima lussazione anteriore con lesione plurima ai legamenti e rottura del tendine rotuleo del ginocchio sinistro) e due con la Salernitana.

“E’ un tuttocampista, sa attaccare e difendere, in questo momento ci sta permettendo di portare avanti quello in cui crediamo”. Investitura di Fabio Grosso, allenatore che non ama parlare di singoli, destinatario Improta junior. Già, junior perché a casa Improta il calcio è il pane quotidiano: i suoi fratelli maggiori, Umberto (1984) e Giancarlo (1987), sono attaccanti e oggi militano in serie D. Riccardo ascolta i loro consigli e matura, aiutato anche dalla convivenza nel quartiere Poggiofranco, a poche centinaia di metri dal San Nicola, con la sua compagna Valentina, che lo ha seguito a Bari, il loro cane volpino, Simba, e si rilassa con un hobby: la pesca. Stesso passatempo che caratterizzava un beniamino dei tifosi biancorossi come Marino Defendi, oggi salutato con una standing ovation al ritorno a Bari con la maglia della Ternana. Chi lo conosce bene lo definisce come un “lavoratore instancabile”: lui corre quanto un maratoneta e carica il gruppo sui social. Instagram è una tabella di marcia in rete: “Sempre Tutti uniti , senza mai mollare niente” la gioia dopo il 3-0 di questo pomeriggio. “Continuità e cattiveria in ogni minuto” il suo monito.

Arrivato in estate dalla Salernitana in coppia con Busellato, Improta era stato accolto senza particolari entusiasmi dalla piazza. Rileggendo le sue dichiarazioni estive, si intravedeva già una voglia di regalare sogni: “Ho tanta voglia di dimostrare il mio valore e di mettermi in gioco. Prometto a tutta Bari il mio grandissimo impegno per arrivare il più in alto possibile. Spero sia l’anno giusto”. Cinque reti in sei partite rappresentano il viatico. Per Riccardo da Pozzuoli potrebbe essere davvero l’anno giusto. Tecnica, generosità e fame, con il 16 sulle spalle: la ricetta è già scritta.



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