Controversie, polemiche, emozioni: tutto normale in Sudamerica, soprattutto se si tratta delle semifinali di Copa Libertadores, che ogni anno giunta a questo punto riesce a dare il meglio di sé. E il River Plate è sempre protagonista, soprattutto in un rapporto conflittuale di amore e odio con il Var, suo giustiziere un anno fa nell’incredibile rimonta da 0-2 a 4-2 subita contro il Lanús, e grande alleato per compiere l’impresa sul campo del Grêmio.
Un finale tutto a base di follia. A 10 minuti dal termine della partita il River era sotto 1-0 e costretto a segnare due gol a Porto Alegre per superare il turno. Impresa incredibilmente compiuta, ma non senza polemiche: prima il gol di Santos Borré, probabilmente segnato di braccio ma non visto dal Var, poi il calcio di rigore al 90’ causato dalla mano di Bressan, stavolta vista, senza che nessuno in campo se ne fosse realmente accorto.
Intuizione della video-assistenza arbitrale, questa volta alleata del River, che ha interrotto il gioco per valutare l’intervento. Polemiche a non finire, tanto da arrivare ad assegnare 13 minuti di recupero. Gol su rigore al minuto 95 del Pity Martínez, uno che di rigori importanti se ne intende, visto che ha segnato quello decisivo nella finale di Supercopa contro il Boca pochi mesi fa.
Ma le scelte arbitrali non hanno fatto polemica solo in campo. “Al Var c’era Steve Wonder” ha dichiarato Renato Portaluppi, l’allenatore del Grêmio nella conferenza post partita. Toni duri e polemici di chi da campione in carica sa di non poter più difendere il suo titolo.
Il River si qualifica in finale, l’ultima della storia con formato andata e ritorno, prima di passare a quello europeo della Champions League con gara unica in campo neutro. E la finale potrebbe giocarla contro il Boca Juniors in quello che sarebbe il primo Superclásico di sempre a giocarsi in una finale di Libertadores. Partita da brividi da giocare due volte che si disputerà qualora gli Xeneizes dovessero difendere il 2-0 de La Bombonera dell’andata dai tentativi di rimonta del Palmeiras. Palmeiras che questa partita l’avrebbe potuta evitare: ai gironi se avesse perso l’ultima partita contro il Junior di Barranquilla sarebbe passato ugualmente come primo e avrebbe fatto fuori il Boca. E invece se lo ritroverà ancora una volta contro, ora con l'enorme rischio che gli eliminati siano loro. Un po’ come capitò a River Plate e Tigres nella finale 2015 con la vittoria dei Millonarios contro la squadra che in nome della sportività si rifiutò di fare fuori uno degli avversari più forti.
Storie di Boca e River che si intrecciano, in nome di quello che sembra essere un Superclásico tanto epico quanto inevitabile.