Gaetano Letizia è quel giocatore che oggi, in casa Benevento, può fare la differenza. Mai ci avrebbe creduto il terzino cresciuto a Scampia, che a 17 anni pensava di smettere con il calcio: la sua prima Serie A l'ha giocata con il Carpi a 25 anni, in seguito altre due volte con i giallorossi. Ora è pronto per il rush finale: “A 30 anni mi sento nel pieno della maturità - ha spiegato ai microfoni del Corriere dello Sport -. Magari avrei preferito arrivarci prima, ma sono ugualmente contento. Il segreto è continuare a dare sempre il meglio di se stessi, anche quando si pensa di essere arrivati al massimo”.
Poi quel maledetto tiro nella porta di Donnarumma, quando Gaetano caricò il destro come se fosse un fucile. Il flessore della gamba destra ne ha risentito: “Gli infortuni capitano. Sfortuna ha voluto che quando sono rientrato ho avuto un altro fastidio e mi sono fermato nuovamente, non mi era mai capitato di fare una prima parte di campionato così bene”. Letizia ora ha recuperato, ed è pronto anche a giocare dall’inizio contro la Lazio.
“Loro vogliono fare a tutti i costi i punti necessari per afferrare un posto in Champions. Noi dobbiamo avere più fame, è più importante il nostro obiettivo che il loro. Non dobbiamo sbagliare, anche se Ciro Immobile ci deve mettere in guardia: non segna da due mesi...”.
LA STRADA PER LA SALVEZZA
Il Benevento ha già le idee chiare per la sfida-chiave in ottica salvezza: “La sfida contro l’Udinese sarà determinante. Ci basterebbero 6 punti e gli altri farebbero fatica a raggiungerci. Per il momento siamo tranquilli, dobbiamo solo pensare a giocare. Le pressioni le devono avere gli altri”, conclude Letizia.
L'intervista completa è sull'edizione del Corriere dello Sport oggi in edicola.