Doppietta, ancora. Come all'esordio, contro la Georgia a inizio settembre, alla prima della sua Polonia verso Euro 2019. Due rigori realizzati, altri due palloni spediti in rete: quattro gol in centottanta minuti e riflettori inevitabilmente puntati addosso. Eccolo Dawid Kownacki, il "nuovo Lewandowski" da quest'estate nuova stellina di casa Sampdoria e protagonista nelle ultime due uscite della nazionale polacca Under 21.
Tre a zero alla Georgia, tre a tre il risultato finale oggi al “Widzewa” di Lodz contro la Finlandia: Polonia seconda, quattro i punti in classifica nel Gruppo 3. La firma? Sempre la stessa, quella del ragazzino con la faccia vista e da bravo ragazzo, stasera in testa (assieme ad altri cinque giocatori) alla classifica marcatori. Il tutto ad una settimana dall'esordio in Serie A, nella trasferta (amara) di Udine della sua Sampdoria. Giovanissimo, vent'anni compiuti da poco, ma idee chiarissime per la nuova stellina polacca di casa Samp, a Genova chiamata col tempo a ripercorrere le orme di un certo Patrik Schick e a far sorridere Marco Giampaolo.
"Uno dei motivi per i quali ho scelto Genova. Mi volevano in tanti, ma ho visto che qui l’allenatore dà chance anche ai giovani, come Skriniar, Schick e Linetty. E io spero di giocare e segnare tanto". Maglia blucerchiata sulle spalle, dove il primo gol è arrivato all'esordio assoluto nuovi colori addosso, ma non solo. Perché cambiando l'ordine dei fattori... pardon, i colori, il risultato non cambia: riavvolgere il nastro per credere. Dal blucerchiato al biancorosso, il talentino cresciuto studiando l'idolo Lewandowski - "Ma non chiamatemi il nuovo 'Lewa', io voglio solo essere Kownacki" - continua a fare quello che fin dai tempi del Lech Poznan gli è sempre riuscito meglio.
Segnare, per la gioia di un altro allenatore, quel Czeslaw Michniewicz alla guida dell'Under 21 polacca che in estate aveva raggiunto Dawid nel ritiro della Sampdoria proprio per annunciargli il ruolo chiave nella sua selezione. "Dawid sarà uno dei giocatori chiave della mia Under 21. Anzi, il leader. L’ho incontrato in ritiro e gli ho preannunciato che sarà proprio lui il capitano della mia nazionale" le parole premonitrici dell'allenatore. Scelta, ad oggi, rivelatasi quanto mai azzeccata: nel tabellino dei marcatori della qualificazione a Euro 2019 la risposta del classe '97. Pronto a bruciare le tappe e... a correre. Veloce, lui che la velocità la insegue anche fuori dal campo: tra i suoi hobby, infatti, anche lo Speedway (corsa di moto su circuiti ovali sterrati).
"Ho già visto dove andare a vederlo in Italia", ma non solo. Famiglia, amici, sorellina e fidanzata i suoi passatempi preferiti. Un legame speciale con la mamma, che ha deciso di portare sempre con sè (sul petto): "Il tatuaggio? È la persona più importante della mia vita, quando ho dovuto scegliere la Sampdoria ho parlato anche con lei del mio futuro". Ma alla fine la decisione è stata tutta sua. "Mi ha detto: 'E’ una tua decisione'. E io ho scelto la Samp e sono convinto di aver fatto la cosa giusta". Quella di partire da Gorzów e arrivare a Genova, per continuare a crescere e conquistare Marassi: dalla Polonia all'Italia, vizio del gol sempre in valigia.
Sulle orme di Schick, etichetta del nuovo Lewandoski - fresco di record quale miglior marcatore della storia della Polonia - addosso: "Che a 16 anni era dura da gestire, ma ora ho cambiato atteggiamento, sono cresciuto e ho imparato a ignorare quel che dice la gente. Ho ancora grandi sogni". A tinte blucerchiate e... biancorosse. Vista Lituania, prossimo avversario contro il quale continuare a stupire.
