Classe cristallina, abilità nel dribbling, velocità: queste sono le doti migliori di Leroy Sané, ultimo talento prodotto dal grande vivaio dello Schalke 04. Su di lui già nella sessione invernale di mercato erano stati puntati i riflettori delle grandi squadre europee: sogno proibito del Milan, la squadra tedesca ha ricevuto un’offerta molto importante dal Barcellona, quasi 37 milioni di euro. La risposta? Secca, decisa: “Nein”. Il talento al momento non si muove da Gelsenkirchen: blindato con un contratto in scadenza nel giugno 2019, con margini di crescita ancora notevoli, è uno dei punti fermi dello Schalke. In questa stagione ha già disputato 35 partite in tutte le competizioni, mettendo a segno 6 reti, mica poche per un’ala destra: tecnica sopraffina e piede sinistro sempre caldo, adesso Sané sembra essere davvero esploso ed è pronto alla consacrazione fra i grandi del calcio mondiale. In Germania lo coccolano e se lo godono, non si può dire ancora per quanto: quel che è certo è che Sané sembra davvero essere un predestinato.
Figlio di due ex sportivi, il padre Souleyman ha giocato in Svizzera, Austria e Germania, con le maglie di Friburgo e Norimberga: attaccante di discreto livello degli anni Ottanta e Novanta, talento non paragonabile al figlio. Ed è proprio in Germania che il senegalese conosce Regina Weber, campionessa di ginnastica ritmica, che diventerà sua moglie. Leroy, classe 1996, è il secondo di tre fratelli che hanno tutti militato nelle giovanili dello Schalke 04: Kim, di un anno più grande, gioca nel Norimberga II in un campionato minore, mentre Sidy, classe 2001, disputa ancora campionati giovanili.
Storia particolare quella di Sané: nel 2008 - a soli 12 anni - viene notato da Rudi Voeller, che si innamora calcisticamente di lui e riesce a portarlo al Bayer Leverkusen: dopo tre anni nella squadra, la nostalgia ed il richiamo sono troppo forti e Leroy torna allo Schalke 04. Dopo un paio di stagioni nella Primavera, culminate con un secondo e un primo posto nel campionato di categoria, nella stagione 2013/14 Jens Keller, diventato allenatore della prima squadra, lo inserisce nel gruppo con costanza: nella Youth League di quell’anno le grandi giocate del talento classe '96 porteranno i suoi compagni fino alla semifinale, dove verranno sconfitti dal Barcellona.
Nella stagione successiva il nuovo allenatore Roberto Di Matteo non esita a schierarlo anche nelle partite più difficili: l’infortunio di Choupo-Moting al ‘Bernabeu’ gli regala il debutto in Champions League. Sané ripaga il suo allenatore con una prestazione fantastica, con un gol ed un assist che spaventano il Real ma che risultano insufficienti per permettere alla squadra di passare il turno. Gli occhi dell’Europa sono puntati su di lui: il Commissario Tecnico della Germania Joachim Low ne osserva i progressi. Leroy, che ha doppia nazionalità per i genitori, tedesca e francese, sceglie la Germania: fatta tutta la trafila nelle selezioni giovanili, in questa stagione arriva anche il debutto nella Nazionale maggiore, nell’amichevole persa per 2-0 contro la Francia a Parigi.André Breitenreiter, allenatore della squadra di Gelsenkirchen quest’anno, difficilmente ha rinunciato a lui: la partenza in estate di Julian Draxler ha tolto a Sané un concorrente per il ruolo di stella della squadra ed il giocatore ha ripagato la fiducia riposta in lui. Il quarto posto che lo Schalke occupa in questo momento significherebbe preliminari di Champions League il prossimo anno: palcoscenico ideale per permettere a Sané di fare il definitivo salto di qualità a livello europeo. Sognando altre notti come quella magica del ‘Bernabeu’: perché con un talento così, nulla può essere precluso.
A cura di Massimo Mattacheo