Giocare un quarto di finale in una competizione a eliminazione diretta non è mai semplice. Immaginate quanto possa diventare difficile se anche l’arbitro e i suoi collaboratori si impegnano per rendere le cose ancora più difficili. In una surreale partita giocata in Messico tra Leon e Pumas, la squadra di casa ha dovuto faticare più del previsto per riuscire a conquistarsi il passaggio alla semifinale. Protagonista assoluto di serata il direttore di gara Oscar Mejía, che per ben quattro volte ha annullato il gol al Leon - passato in svantaggio al 21'.
Da quel momento è iniziata la faticosa rimonta. Due minuti dopo arriva il pareggio ma viene annullato, un minuto dopo l’inizio della ripresa il copione si ripete: giocatore in fuorigioco e svantaggio che rimane. Almeno fino 61', quando sugli sviluppi di un’azione da calcio d’angolo la squadra riesce a pareggiare di testa. Tutto buono, finalmente. Sette minuti dopo sarebbe ancora gol ma... l’arbitro annulla nuovamente per fuorigioco - che questa volta non c’è. E non c’è nemmeno alcuna irregolarità sulla quarta e ultima rete cancellata al Leon, che a due minuti dai rigori aveva nuovamente portato avanti la squadra più penalizzata di serata.
Tutto si decide così dagli 11 metri, mentre i Pumas sbagliano l'ex Genoa e Palermo Boselli mette a segno il primo tiro dal dischetto. Poi via via tutti gli altri, per un cinque a quattro finale che in patria hanno definito “drammatico". Ricapitolando: Pumas eliminati, Leon avanti nonostante quattro gol annullati di cui due regolari; alla fine sono stati i rigori a fare giustizia, per la gioia della squadra di tutti i presenti allo stadio che hanno così potuto esultare senza essere continuamente interrotti.