Due mesi d’azzurro, poi le prime parole alla radio ufficiale. Simone Verdi non parla troppo, ma in campo si è fatto già notare. "È stata una settimana bellissima. Dopo la sconfitta contro la Juve, festeggiare quella notte contro il Liverpool con i nostri tifosi è stata una emozione unica. Me la porterò nel cuore tutta la vita". L’ex Bologna parla così a Radio Kiss Kiss e fotografa il momento del Napoli. "Con il Sassuolo non era facile, siamo stati bravi a passare subito in vantaggio e poi a chiuderla con il gran gol di Lorenzo, segno che anche chi subentra può dare una mano decisiva".
"Ancelotti tiene tutti sulle spine, fa sentire tutti importanti allo stesso modo. C’è chi giocherà di più, chi di meno, ma le occasioni ci saranno e tutti le abbiamo sfruttate bene fin qui. Al San Paolo ho segnato il primo gol in A, non potrò mai dimenticarlo", ha continuato Verdi, uno che ha già dimostrato tanto amore social per la città. "A me e Laura piace vivere la città che ci ospita, facevamo lo stesso anche a Bologna. Napoli è nuova per entrambi, quando abbiamo del tempo cerchiamo di sfruttarlo al massimo per conoscere le strade o i musei, finire nel presepe come statuina è stata una cosa nuova e sicuramente simpatica. Qualche problema all’inizio c’è stato, ma credo sia normale adattamento perché oggi stiamo benissimo. A gennaio non ho rifiutato il trasferimento qui, ma ho scelto Bologna per la fiducia che mi avevano concesso un anno e mezzo prima, mi sembrava doveroso continuare con loro. Poi sono arrivate altre offerte, ma ho accettato Napoli senza pensarci".
Nel cuore di Verdi, però, resterà anche l’emozione per ila prima rete azzurra. "Il gol al Torino, il primo con il Napoli e davanti ad una mia ex squadra, lo ricorderò sempre. Quella azione è venuta fuori in maniera naturale, anche questa è una cosa bellissima. Dopo Ventura, Sarri, Donadoni, ora lavorare con Ancelotti ti arricchisce come calciatore e come uomo. Conoscevo già tanti calciatori prima di arrivare qui, il gruppo è stata una sorpresa: non mi aspettavo tanti campioni così umili, ragazzi di una semplicità impressionante. Per come sono fatto io è stato più difficile cantare davanti a tutta la squadra a Dimaro che esordire in Champions".
Dopo la sosta per le nazionali, il rientro con tre gare complicate. "Con l’Udinese non sarà facile, dovremo fare attenzione perché vorranno dimostrare di essere all’altezza. Il test con il Paris Saint Germain sarà importante per capire quanto siamo cresciuti fin qui, dopo le amichevoli estive abbiamo fatto un lungo percorso e sono convinto che possiamo migliorare ancora tantissimo", ha detto l’esterno ex Bologna. "Dei due piedi preferisco il mancino, con i ruoli non ho problemi: in questo momento va bene tutto, cercherò sempre di dare il massimo ogni volta che vado in campo. La nazionale? Sarei ipocrita se dicessi che non ci penso, ma in questo momento la cosa fondamentale è lavorare per fare bene con il Napoli. L’Italia sarebbe solo la conseguenza"