Piccole città, grandi sogni. Quelli della Giana Erminio, alla sua prima volta ai playoff di Lega Pro, sono tra i più genuini. Sarà perchè si gioca al Comunale di Gorgonzola, piccola cittadina alle porte di Milano; o perchè il presidente, Bamonte, è conosciuto in tutta Italia per le sue mozzarelle. Piatto sfizioso, considerata anche la storia di una società che appena 6 anni fa militava in Promozione, prima dei tre salti in avanti consecutivi e l'arrivo tra i professionisti, nel 2014. Tre stagioni dopo la Giana si ritrova, quasi magicamente, a giocarsi le sue carte nella corsa alla Serie B. Sfoderando, nella prima uscita contro l'altrettanto sorprendente Viterbese, una prova da grande e matura: 2-2 nella gara secca del primo turno e passaggio del turno strappato, grazie alla posizione di classifica migliore (5º posto) nel Girone A.
Una prima volta da brivido, che ha fatto tremare anche Cesare Albè, dalle parti di Gorgonzola chiamato "Il Ferguson della Martesana". Da 30 anni l'allenatore biancazzurro è lì, sulla panchina della Giana, a guidare la squadra tra le più disparate categorie. Esperienza da vendere e idee chiare, ma anche "uno del paese": se lo doveste trovare durante l'intervallo a scattare qualche fotografia insieme ai tanti bambini che ogni volta riempiono il Comunale, beh, niente paura. Albè è il nonno di tutti, diventato ormai da qualche anno anche il volto di una marcia straordinaria. Con lui, gli immancabili senatori di una squadra che ha avuto una crescita costante nelle ultime stagioni. Finita in estate l'era Gasbarroni (lo ricordate in Serie A? Torino, Parma, Genoa...), ora il testimone è passato nelle mani di Sasa Bruno (20 gol in stagione, a 37 anni) e Alex Pinardi, colonne portanti di un gruppo di giovani affiatati, molti dei quali parte dello storico gruppo della Promozione. Tutti insieme, oggi, sognano la B, da piccola grande outsider del torneo.