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Data: 06/07/2017 -

Ledesma: "Mi auguro che la Lazio riesca a tenere de Vrij, Biglia e Keita. Futuro? Potrei anche iniziare il corso da allenatore"

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L’addio alla Lazio nell’estate del 2015, poi le brevi esperienze nel Santos e nel Panathinaikos , prima di scegliere la Ternana. Cristian Ledesma porta sempre con se i colori biancocelesti e in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, racconta le sue speranze per la prossima stagione: “Mi auguro che la società riesca a tenere sia Keita sia Biglia sia De Vrij, perché sono importanti in questa squadra. Da tifoso spero restino tutti, anche se non sarà semplice. Però non sono d’accordo con chi dice che la situazione è irrecuperabile. Facciamo l’esempio di Biglia: nonostante le dichiarazioni del suo procuratore dubito che in caso di permanenza avrebbe difficoltà all’interno dello spogliatoio”.


Un giudizio su Palombi e Germoni, di proprietà della Lazio, ma con lui a Terni nella passata stagione: “Dovranno prendere una scelta delicata e decidere se restare alla Lazio o andarsene ancora in prestito. Ma, in un senso o nell’altro, la società deve aiutarli a prendere la decisione. In che modo? Bisogna essere chiari: se faranno parte del progetto e avranno modo di giocare con continuità è giusto puntare su di loro. Se invece dovessero giocare 10 minuti una volta ogni tanto allora è meglio prestarli ad altri club”.

Poi analizza nel dettaglio i due giovani: “Sono ragazzi molto carichi. Palombi lo conoscevo prima dell’esperienza con la Ternana perché quando c’era Pioli si allenava con noi. È un ragazzo serio e perbene, e al giorno d’oggi non sono qualità diffuse. Il prestito gli è servito. Inizialmente ha faticato un po’, ma poi, specie con Liverani, è stato messo nelle condizioni giuste e ha dimostrato di valere come attaccante”. Germoni invece: “È un difensore di gamba molto forte fisicamente. Ogni tanto si arrabbia un po’ troppo facilmente, ma credo che il suo nervosismo fosse dovuto alla situazione che stavamo vivendo a Terni. A entrambi sta molto a cuore la Lazio. Il giorno della semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Roma noi avevamo appena finito di giocare col Benevento e, rientrati nello spogliatoio, ci siamo subito informati sul risultato del derby…”.

In caso di partenza di Biglia la fascia da capitano della Laziotornerà a non avere un padrone: “Se Biglia dovesse partire società e allenatore dovrebbero decidere cosa fare: si può lasciare carta bianca al gruppo e lasciare che scelgano loro oppure si può andare per anzianità. Ma queste sono decisioni sulle quali da esterno è sbagliato metter bocca”.

Sul sostituto ideale di Biglia: “Dipende da Inzaghi. Può servire un giocatore che abbia le stesse caratteristiche di Lucas oppure uno che dia più corsa. Dipenderà infatti dall’assetto tattico che sceglierà l’allenatore. Io però più che su queste problematiche mi concentrerei su altro aspetti… Le cose positive che ha raggiunto la squadra. L’entusiasmo che c’era specialmente nella seconda metà di stagione. La Lazio giocava a memoria e questo è un ottimo punto di partenza. Bisogna essere ottimisti e concentrarsi sulle cose positive. Perché ci sono”.

Infine sul suo futuro: “Devo ragionarci su, parlarne con la mia famiglia. Prenderò la decisione migliore per tutti noi, non solo per me. Potrei anche decidere di fare il corso da allenatore. Mi piacerebbe lavorare con i bambini”.



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