E alla fine ci pensa Gabriel. Tocca a Strefezza, miglior marcatore del Lecce, dare un calcio alla crisi della formazione di Marco Baroni. È dell'esterno 26enne brasiliano con passaporto italiano il destro che lento e preciso trasforma il calcio di rigore concesso dall'arbitro Marchetti al 62' della partita del Via del Mare contro l'Udinese dopo l'on field review chiamata dal Var Fabbri (contatto Udogie-Gendrey). Vittoria che porta i salentini temporaneamente a +5 sulla zona retrocessione rappresentata dal Verona - che domenica pomeriggio sarà in campo a Cremona - e interrompe un digiuno da tre punti che durava da 68 giorni.
Un rigore per spezzare la tensione: così il Lecce è tornato alla vittoria
19 febbraio 2023, il Lecce passava a Bergamo contro l'Atalanta per 2-1 e cullava sogni di una facile salvezza. Inconsapevole di un percorso che si sarebbe fatto in salita. E che avrebbe fruttato un solo punto nelle successive otto partite. Cammino pericoloso, che genera tensione. Quella percepibile prima dello start al Via del Mare, con la curva che invitava la squadra a tirare fuori gli attributi. Un claim ribadito all'intervallo, chiuso sullo 0-0 e con poche emozioni, unito alla richiesta di vedere in campo "11 leoni". Accolta al ritorno in campo.
Quando il Lecce riparte con uno spirito diverso: tre minuti e Di Francesco di testa tutto solo spedisce tra le braccia di Silvestri poi lo stesso Di Franceco segna al 50' su un delizioso invito di Strefezza. Tutto inutile per la posizione irregolare in partenza. Occorre attendere il 62' per scacciare via il groppo in gola dei 23mila sugli spalti: Gendrey crossa, Udogie in scivolata lo atterra. Il Var allerta Marchetti, che indica il dischetto. Strefezza, a secco di gol dallo 0-2 sul campo della Cremonese del 4 febbraio, si prende la responsabilità. Guarda negli occhi Silvestri e lo spiazza.
Prima di Lecce Strefezza gol una volta ogni 12 partite. Ora segna una volta ogni tre presenze
Responsabilità è la parola d'ordine nella stagione di Strefezza. Che da lusso in B, con 14 gol e 6 assist in 35 partite fondamentali per la promozione, si è trasformato in certezza per la A: 8 reti e 2 passaggi vincenti fanno di Gabriel il giocatore più determinante negli schemi di Baroni. In tutto le reti in giallorosso sono 22 in 66 partite. Tra Spal, Juve Stabia e Cremonese erano state 10 in 127 presenze. Prima della Puglia Strefezza segnava un gol ogni 12 gare, ora è a una rete ogni tre partite. E l'ovazione al 78', quando Baroni lo richiama per far spazio a Banda ("Gabriel, Gabriel") è un manifesto dell'importanza strategica del numero 27 nel mondo Lecce. Proprio per questo l'ammonizione incassata a inizio secondo tempo, con diffida pendente e partita contro la Juventus del 3 maggio da saltare, pesa più del solito. Allo Stadium il Lecce ci arriverà però con una certezza: quella di trovarsi fuori dalla zona retrocessione, quel confine che faceva paura dopo due mesi senza sorrisi. E ad accompagnare Baschirotto e soci a Torino ci sarà il canto con cui il Via del Mare ha accolto il ritorno alla vittoria: "Combattete fino alla fine".