Nell’immaginario comune Sliding Doors è diventato più di un semplice film con Gwyneth Paltrow, in cui la vita della protagonista, Helen, si divide in due dimensioni parallele. Ormai il termine inglese “porte scorrevoli” ha assunto un significato proprio: due parole che riassumono appieno tutto quello che riguarda il destino, le sue sottili trame e le coincidenze di cui si serve per sovvertire la vita delle persone.
Ecco, il momento Sliding Doors di Jack Colback è datato 9 giugno 2014. Nato e cresciuto con la maglia del Sunderland come una seconda pelle, Jack ha deciso due anni fa di svincolarsi dai Black Cats per firmare un contratto con gli acerrimi rivali del Newcastle. Un trasferimento oltraggioso per i tifosi biancorossi, del quale lo stesso Colback sarebbe stato ben conscio: "La maggior parte dei tifosi Sunderland mi odierà per il resto della mia vita" disse al tempo, non potendo nemmeno immaginare tuttavia cosa gli avrebbe riservato il futuro.
Ed il futuro, per Jack, ha una data ben precisa: mercoledì 11 maggio 2016. Il Sunderland batte l’Everton e segna irrimediabilmente il destino del Newcastle e di Jack Colback in Premier League: Sunderland salvo e Newcastle retrocesso. Un verdetto amaro firmato dal destino, che forse ha voluto portare il conto per quel tradimento di due anni fa. Colback era conscio del perenne rancore che avrebbero covato i suoi vecchi tifosi, ma mai immaginava che proprio la sua ex squadra avrebbe condannato il suo Newcastle alla retrocessione. Sliding Doors e destino che si intrecciano in due trame dello stesso film: drammatico per il povero Jack, felice al limite del comico per i tifosi del Sunderland. Come se non bastasse questo finale, le frasi che disse Colback dopo il trasferimento al Newcastle, prontamente tornate a galla in questi giorni, non hanno fatto altro che aumentare l’enfasi del doppio filone del film ‘Il povero Jack’.
"E 'importante nella carriera di ogni giocatore di giocare al più alto livello possibile e al Newcastle avrò la possibilità di essere parte di una squadra vincente”, disse all’inizio della sua avventura. Per poi rincarare la dose pochi giorni dopo, con una dichiarazione che è diventata un ‘must’ dalle parti di Sunderland: “È stato un trasferimento facile, non potevo affrontare un'altra battaglia per la retrocessione”. Parole che risuonano come un’ode nei tifosi Black Cats, che non avrebbero saputo scrivere meglio il finale del film drammatico ‘Il povero Jack’.
Marco Juric