Pensate di dover esordire in Serie A davanti a 80mila persone, entrando al posto di Vincenzo D'Amico nel derby del 1974 contro la Roma di Nils Liedholm. Ci sono state prime presenze più semplici. Paolo Franzoni invece decise di segnare la rete del pareggio a cinquanta secondi dal suo ingresso. E su quella squadra che qualche mese dopo avrebbe festeggiato il primo scudetto era presente anche la sua firma.
Il gol nel derby e la Lazio di Chinaglia: Franzoni ricorda lo scudetto del 1974
Vedere Paolo Franzoni alzarsi dalla panchina rese scettici i tifosi della Lazio in tribuna. Maestrelli però non aveva dubbi: D'Amico dimostrava insicurezza, troppi errori ed era crollato mentalmente. La squadra doveva reagire. Sul campo dell'Olimpico esordì il ragazzo che aveva collezionato diverse presenze nella squadra delle riserve. Aveva già vestito le maglie di Sorrento e Brindisi, Qualche derby caldo lo aveva già vissuto. Per lui non sarebbe stato un problema. Forse.
Perché l'atmosfera dell'Olimpico era differente. Ma per Franzoni si trattava della prima volta e probabilmente, nel turbinio delle emozioni, inconsciamente non la percepì fino in fondo. Così, dopo cinquanta secondi, raccolse di testa il cross di Garlaschelli. Lo slancio portò Franzoni sul primo palo. La palla invece aveva già superato Conti per abbracciare la rete. Un boato, le mani al cielo. "Capii di aver risolto la situazione". Lo scetticismo non esisteva più.
Al termine della stagione la Lazio conquistò il primo scudetto della sua storia. Ancora oggi Franzoni conserva in casa il pallone del derby e la medaglia di quel campionato. Raccontando le amicizie nate all'ombra dell'Olimpico la voce trema dall'emozione. Come se vivesse di nuovo le vibrazioni di quella stagione. Di quando portò la Lazio sul tetto d'Italia al fianco di Chinaglia e Wilson.