Al termine della partita d'andata dei playoff di Conference League (qui tutti i risultati) contro il Cluj, l'allenatore della Lazio Maurizio Sarri ha commentato la prestazione dei suoi, che hanno giocato gran parte della gara in inferiorità numerica, nell'intervista ai microfoni di Sky Sport.
"La mentalità con cui abbiamo giocato mi è piaciuta. Un'espulsione dopo 13 minuti poteva generare uno sbandamento non indifferente, invece abbiamo ripreso in mano la partita, siamo andati in vantaggio e abbiamo sfiorato anche il 2-0. Purtroppo l'arbitro non era all'altezza di una partita europea, dispiace", ha detto Sarri a Sky Sport.
Ancora Sarri: "Non sono mai stato fortemente preoccupato per la squadra, anzi è un momento in cui tutti i ragazzi sono focalizzati sul gruppo e sul fare bene. Rispetto all'anno scorso le partite in cui non ci siamo con la testa sono molte meno, magari abbiamo faticato dal punto di vista fisico, ma non mentale".
Sul prosieguo della stagione: "Se la testa rimane questa, giocare il mio calcio diventa più semplice. Quello che abbiamo fatto finora crea qualche rammarico, però penso sempre che tutte le squadre possano recriminare sulla sfortuna e sugli episodi. La classifica adesso va accettata, era anche prevedibile all'inizio, ma faremo di tutto per migliorare".
Lazio, Sarri: "Lo schema? L'idea nasce fin dalla Serie D"
Infine, Sarri ha chiuso così la propria intervista a Sky Sport: "Oggi abbiamo cambiato cinque giocatori, quindi non giochiamo sempre con gli stessi. Chiaramente non abbiamo una rosa per alternare due squadre intere, abbiamo quattro-cinque ricambi, più qualche giovane da tirar su. Ci saranno battute a vuoto, speriamo il meno possibile. L'idea dello schema su punizione è nata fin dalla Serie D, gol simili a quello di Immobile oggi li hanno fatti anche Maccarone e Pucciarelli ad Empoli".