"Queste partite non sono mai finite fino all’ultimo. Ma credo sia stata fatta giustizia perché credo che l’abbiamo meritata per come i ragazzi l’hanno interpretata". Tutta la soddisfazione di Simone Inzaghi nelle sue parole dopo la vittoria in Supercoppa contro la Juventus. Tanto entusiasmo e orgoglio, ma anche consapevolezza: "La squadra sta bene fisicamente, volevamo la rivincita della finale di Coppa Italia. E’ stata quasi la partita perfetta - ha proseguito l'allenatore della Lazio a microfoni di RaiSport - e onore a questi ragazzi che dal 4 luglio pensavamo a questa partita".
Una gara iniziata non proprio con le migliori premesse, viste le condizioni di Felipe Anderson e il caso Keita con lo sfogo di ieri via social dello stesso attaccante: "Penso che se ne sia parlato anche troppo di Keita. Poi mi sono trovato con Anderson indisponibile. Keita non l’ho visto sereno per giocare stasera quindi sono andato avanti con quei ragazzi che invece stasera hanno dato tutto. Onore a loro. Adesso godiamoci questa serata davanti ai nostri tifosi. Abbiamo dimostrato che con l’abnegazione e il sacrificio in campo tutto può succedere". Il segreto? "Lavoro e grandissimo sacrificio. Tutti i ragazzi si sacrificano - ha concluso Inzaghi - ho chiesto oggi nella riunione di fare una partita di gruppo e sacrificio. Sono orgoglioso e fiero di allenarli".