Europa conquistata con grande merito, per la Lazio di Simone Inzaghi. L’allenatore dei biancocelesti può festeggiare un traguardo insperato ad inizio stagione, dopo la larga vittoria sulla Sampdoria.
“Speravo di fare un campionato del genere. Conosco i miei ragazzi, so che mi avrebbero seguito e dato grandi soddisfazioni. Onore a loro, per un’annata oltre ogni attesa” ha esordito Inzaghi a Sky Sport. E’ logico, adesso, cominciare a programmare la prossima stagione: “Con la società sono sempre in contatto, vorrei che questo gruppo arrivasse integralmente all'anno prossimo. Mi hanno reso fiero, spero che tratterremo i giocatori migliori. Ora però pensiamo a finire nel migliore nei modi la stagione, tra campionato e Coppa Italia. Festeggiare l'Europa con tre giornate d'anticipo è emozionante e questi ragazzi lo meritano”.
Eppure, prima dell’inizio del campionato, Inzaghi non era il principale candidato per la panchina della Lazio. Ma l’allenatore preferisce guardare la vicenda da un altro punto di vista: “Non mi piace scherzare su questa vicenda, penso che ci fosse un disegno per il quale Inzaghi sarebbe dovuto essere l'allenatore della Lazio per averlo meritato tra giovanili e fine stagione passata”. L’annata perfetta, per lui e per suo fratello Pippo che ha conquistato la promozione col Venezia. “Vedere un fratello maggiore che parla così di me mi ha fatto emozionare, sono contento che mio fratello abbia fatto cose straordinarie, non era scontato andare ad allenare in Lega Pro con grandissima umiltà ed è giusto che abbia avuto questo successo” ha detto Inzaghi.
Infine, un pensiero ai manichini appesi l’altro giorno a Roma: “Sono contro ogni forma che istighi violenza, nelle sedi opportune bisogna far chiarezza. Sono qua da vent'anni, ho perso dei derby in modo pesante e sono stato apostrofato duramente anche io, stavolta però si è esagerato un pochino”.