La chiamata del maestro Tabarez, la fascia di capitano del Peñarol. Tutto questo a ventidue anni ancora da compiere. Nahitan Nández, talento uruguaiano della nazionale, dopo essere stato vicino alla Fiorentina lo scorso anno, è seguito dalla Lazio. Nández è un centrocampista, nato come mediano che all’occorrenza può giocare sulla destra, un numero otto. Piede destro, ultimamente anche prolifico in zona gol, cinque gol lo scorso campionato “Primera Division” con il Peñarol.
Personalità, questa la caratteristica fondamentale del capitano più giovane nella storia del Peñarol. Già questo fa capire molte cose su di lui. In Uruguay l’hanno paragonato con “el Ruso” Perez, l’ex giocatore del Bologna che in Italia conosciamo bene anche per la sua personalità e carisma. Con il Peñarol, Nández ha già giocato 79 partite, e nel 2015-2016 ha vinto il campionato con la squadra uruguaiana in cui è cresciuto. Ma la sua storia è ancora da scrivere, vista la giovane età. Due anni fa, nel settembre 2015, è arrivata anche la chiamata di Tabarez, per la nazionale dopo aver fatto molto bene nel Sub 20 sempre, ovviamente, da capitano. Nández fa parte del processo di ringiovanimento di Tabarez, che dopo il Mondiale in Brasile ha visto il ritiro dei tre “Diegos”: Lugano, Forlan e proprio Perez. Un giocatore con tanti margini di miglioramento, come il gol, anche se i miglioramenti ci sono stati come dimostrano i cinque gol dello scorso anno. Con la maglia dell’Uruguay ha collezionato tre presenze, due di cui nelle qualificazioni ai Mondiali. Adesso un’altra chiamata, quella per le amichevoli del 4 e 7 giugno contro Irlanda e Italia. E chissà che proprio contro l’Italia non possa giocare, mettendosi in mostra contro i suoi possibili futuri avversari in campionato.