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Data: 08/11/2016 -

Lavoro ed umiltà, Breda racconta l'Entella e l'amico Pioli: "È un allenatore moderno. Sarebbe un sogno sfidarlo"

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Rivelazione. Perché l’Entella di questo inizio di stagione non può che essere definita così. Ma guai a parlare di casualità: dietro a questa splendida realtà c’è il lavoro quotidiano di chi è desideroso di migliorarsi, sempre. “Non diamo mai niente per scontato, l’atteggiamento è quello giusto. Siamo un gruppo che guarda in faccia la realtà: zero chiacchiere e tanta voglia di andare oltre le nostre possibilità, parola di Roberto Breda, in esclusiva per noi.

Eredità pesante, quella di Aglietti, che lui ha saputo prendere e migliorare. Con un solo obiettivo “alzare l’asticella di partita in partita!”. Eppure con una potenziale vittoria nel match da recuperare causa terremoto proprio contro l’Ascoli di Aglietti, l’Entella si piazzerebbe seconda in solitaria. Ma l’umiltà ed il buon senso vengono prima di tutto: “Decisione giusta rinviare la gara, ogni cosa ha il suo peso e noi dobbiamo anteporre a noi il dolore ed i problemi di chi sta soffrendo”.

In pieno stile Entella. L’uomo giusto al posto giusto, Breda. Ammirato ancora prima di sedersi sulla panchina biancoceleste: “La scorsa stagione quando giocai con la Ternana a Chiavari, il presidente Gozzi venne a farmi i complimenti negli spogliatoi. In quel momento non era in preventivo ancora niente ma mi fece grande piacere e soprattutto mi dimostrò che persona spontanea è. Dico la verità, è lui la nostra vera arma in più”.

Ma di certo anche l’allenatore trevigiano sta dimostrando tutto il proprio valore. Prendendo spunto, perché no, da quel Stefano Pioli appena approdato all’Inter, visto che i due si conoscono davvero bene: “Ero il capitano della Salernitana, la prima squadra allenata da Pioli ‘tra i grandi’. È un allenatore in crescita costante ma già ai tempi aveva idee ben chiare. Fece bene in una piazza molto esigente con un gruppo costruito per la Serie C che venne infine ripescato in B. Convintissimo di quanto possa dare l’ex Lazio: “L’Inter è una grande opportunità, farà bene. È un allenatore che ragiona in modo moderno, sono curioso di vedere che impronta riuscirà a dare ad una squadra ancora senza identità”.

Da ex biancoceleste a biancoceleste, Breda non nega di aver preso qualche spunto anche dalla Lazio di Pioli: “Cerco sempre nuove idee guardando le partite di Serie A e di certo ammiravo la sua Lazio”. E chissà che di questo passo possano ritrovarsi presto da avversari in campionato: “Sarebbe un sogno… Calma però, teniamo i piedi per terra perché domenica abbiamo una partita difficile contro la Pro Vercelli”. Per una rivelazione che non non vuole certo smettere di stupire, nel segno di Roberto Breda.



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