Non chiamatelo turnover. “Abbiamo tanti titolari, devono giocare tutti”. Spalletti aveva avvisato che ci sarebbe stato qualche cambiamento per Inter-Cagliari. Un po’ per dare minutaggio a chi non ne aveva ancora avuto, un po’ per far rifiatare alcuni giocatori in vista del PSV in Champions League. E… “Forse gioca Lautaro”. Eccome se ha giocato. Incornata da “Toro” e l’Inter vince ancora, con il marchio del suo dieci. Nella serata delle prime volte.
Non solo Martinez a segno, lui e Politano (gol numero uno con la nuova maglia per l'ex Sassuolo) incidono una partita bruttina ma fondamentale: una settimana perfetta, tre partite in sette giorni e nove punti portati a casa dall'Inter di Spalletti. Mattoni importantissimi per i nerazzurri, ora a 13 in campionato a -2 dal Napoli. Anche e soprattutto grazie a quel San Siro che aveva portato solo un pareggio nello stentato inizio di campionato. Poi la vittoria col Tottenham in Champions League ha dato l'input, il cuore di Marassi e il 2-1 alla Fiorentina la conferma, ulteriormente valorizzata dal 2-0 al Cagliari: l'Inter c'è.
Nel segno del "Toro": Lautaro Martinez esordisce a San Siro e ci mette appena 13 minuti a far diventare tutto più semplice. Un'incornata perentoria, potente, a battere Cragno su assist di Dalbert. Poi la corsa verso l'angolo sinistro e quelle braccia incrociate con gli indici rivolti verso l'alto, esultanza diventata virale in estate ma mai gustata da un San Siro che esplode alla prima gioia dell'argentino. Partita in discesa, gestita con qualche brivido ma comunque vinta. Anche e soprattutto grazie al primo gol in Serie A di Lautaro.
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— Inter (@Inter) 29 settembre 2018
Anche Scaloni lo segue con attenzione, al punto da convocarlo insieme a Icardi per le due amichevoli della Seleccion. Una coppia vista (male) a Reggio Emilia, ma destinata a completarsi perfettamente nel lungo termine La ricerca della profondità del 9, le sponde del 10, in un tandem che promette bene per l'Inter. Sia insieme che... divisi: Maurito riposa in vista del PSV? Nessun problema, ci pensa Lautaro.
Un graffio, un'incornata da vero "Toro" che segna la strada della quarta vittoria (consecutiva) in undici giorni, dodici punti tra campionato e Champions League che permettono all'Inter non solo di rialzare la testa, ma anche di poter applicare delle rotazioni alla rosa che consegni minuti e fiducia a chi ne necessita e riposo ai più impiegati. Ma non chiamatela turnover la mossa di Spalletti di lasciare in panchina Icardi e lanciare dal primo minuto Lautaro Martinez. Un'intuizione che paga, con il gol nella serata dell'esordio a San Siro e del primo gol di Politano, sempre più al centro del progetto Inter. Così come Lautaro Martinez (uscito stremato da San Siro), ma che ora guarda al PSV, per continuare il cammino in Champions League.