Josip Ilicic, classe pura. All'Atalanta sembra rinato e, ora che ha trovato la giusta intesa con Gomez e Petagna, può diventare decisivo. Come ier sera contro il Crotone: tante giocate importanti, entra in praticamente tutte le azioni dei nerazzurri. Sotto gli occhi di un sorridente Gasperini che, partita dopo partita, fa sempre più fatica a rinunciarvi.
E non potrebbe essere altrimenti, visto che lo sloveno sforna assist per tutti i novanta minuti. Si muove come un regista d'attacco, ma anche sotto porta si fa sentire. Al quattordicesimo del primo tempo viene servito sotto porta da Gomez, ma spara alto. L'urlo rimane strozzato in gola. Si fa perdonare venti minuti dopo, quando dalla destra prende palla e dopo uno slalom degno del miglior Tomba batte Cordaz nell'angolino.
Finalmente può esultare, primo gol con la maglia nerazzurra per lui che in Serie A già due volte è arrivato in doppia cifra: nella stagione 2012-2013 con il Palermo e in quella 2015-2016 con la Fiorentina. "Ma obiettivi personali non ne ho", assicura. Sorride l'Atalanta che ora si gode un altro gioiello, da mostrare con orgoglio nella storica stagione del ritorno in Europa dopo ventisei anni.
E pensare che in estate era ad un passo dalla Sampdoria. Tutto fatto con club e giocatore, accordi trovati e visite mediche programmate. I nerazzurri, però, all'ultimo si inseriscono e con un'offerta economicamente più alta stravolgono le carte in tavola. Ilicic è irremovibile, parte per Bergamo e il giorno dopo viene ufficializzato il suo arrivo nella squadra di Gasperini. "La vita è questa - commenterà successivamente - niente è sicuro finché non c'è la firma. Per fortuna è arrivata l'Atalanta".
Una scelta arrivata con grande fermezza, senza possibilità di tornare indietro: "Ho capito in un secondo che sarebbe stato il posto giusto per me. Conoscevo già il mister e poi c'è Kurtic. Per me lui è come un fratello e mi ha sempre parlato benissimo di tutto l'ambiente. La decisione però è stata mia, lui ha solo reso tutto più facile e veloce".
Ora tanta voglia di stupire ancora, in campionato e in Europa. Il primo gol è arrivato, ma non passerà molto prima di vederlo di nuovo esultare. E in un tridente con Gomez e Petagna... tra gol e assist non può essere altrimenti.