Nello spogliatoio dell’Arzachena lo chiamo “il talismano”, e Ivano Baldanzeddu ci ride su. “Da quando sono arrivato abbiamo fatto due vittorie su due partite”, lo racconta a gianlucadimarzio.com senza troppa scaramanzia. Contro il Prato potrebbe arrivate anche il terzo successo. “Come si dice: non c’è due senza tre”.
E’ felice Ivano e ne ha tutte le ragioni: dopo aver rescisso il contratto con il Venezia in estate, ha deciso di partire a due passi da casa. “Mi sono allenato per due mesi con il San Teodoro che gioca in serie D, e poi ho scelto l’Arzachena perché fare bene nella propria terra vale molto di più”. E’ la prima volta nella sua Sardegna tra i professionisti e ha già mobilitato un piccolo fan club. “Mi conoscono in tutti i paesini vicini e la domenica vengono tutti a vedere le partite allo stadio”.
Nello spogliatoio ha impiegato poco a legare con i compagni. “Ho trovato un gruppo eccezionale nel quale tutti mi hanno accolto in in modo bellissimo. L’allenatore Giorico ci fa allentare forte ma ci lascia molta tranquillità e non mette pressione. Mi piace, ci sa fare”.
L’obiettivo dichiarato dell’Arzachena è la salvezza, ma da quando è arrivato in squadra Baldanzeddu si prova a puntare anche a qualcosa di più. “Non sono venuto qui tanto per tenermi in forma, ma per risalire in serie B. Subito. Questo deve essere un punto di partenza e spero di fare bene perché la promozione con la squadra della mia terra sarebbe un sogno”. In questo momento la lotta è aperta proprio con l’Olbia, altra squadra sarda. “Ammetto che avevo qualche offerta da altre squadra ma l’Arzachena mi ha convinto per la serietà e la concretezza del progetto”. Un contratto fino a fine stagione con l’idea di rimanere in caso di promozione.
La serie B è lì che lo aspetta, per riprendere da dove aveva iniziato. Per ripercorrere quel cammino che si era interrotto bruscamente due anni fa dopo un infortunio shock che lo aveva coinvolto quando vestiva la maglia della Virtus Entella. “Avevo rotto tutti i legamenti del ginocchio. I medici dicevano che sarei dovuto stare fermo un anno e 4 mesi e invece dopo 6 mesi ero già in campo”: Un recupero da record. che non gli ha pregiudicato la carriera, anzi. “L’infortunio è stato brutto ma mi ha messo alla prova su quelli che erano i miei limiti e su quello che si può dare in una situazione difficile. Mi sento fortificato”.
Ed è con questo spirito che Ivano Baldanzeddu ha deciso di ripartire. Dalla sua terra, dalla sua Sardegna, da talismano dell’Arzachena.