Ritrovarsi contro il proprio passato, questa sarà la domenica di Stefano Pioli, che domani tornerà nell'Olimpico biancoceleste. Due stagioni intense alla guida della Lazio, un terzo posto e una Champions sfiorata. Le lacrime per un preliminare perso, per una Coppa Italia e una Supercoppa solo sfiorate. Due anni in cui ha conosciuto anche Simone Inzaghi, allora allenatore della Primavera prima di prendere il suo posto: "L'ho osservato da vicino, anche se più in occasione di qualche partita piuttosto che durante gli allenamenti, dove si vede la vera qualità di un tecnico. I risultati, tuttavia, parlano per lui: fare bene per un anno può capitare, se riesci a dare continuità allora dimostri che il tuo lavoro è molto positivo". Un Simone Inzaghi che dovrà riscattare la delusione post derby, proprio come è capitato più volte a Pioli nella sua avventura capitolina: "Reagire sarebbe un problema se la squadra fosse in difficoltà. La Lazio ha perso solo due volte in 18 partite, ormai va considerata una grande a tutti gli effetti. Sta vivendo un momento straordinario. In questo caso la rabbia si trasforma in motivazione, un motivo in più per farsi trovare pronti domani". E allora come affrontare la trasferta dell'Olimpico?: "Bisognerà cercare di limitare le palle per Immobile, che è molto bravo nell'attaccare la profondità. Poi servirà grande compattezza, solidità e fisicità, perché la Lazio ha dei centrocampisti prestanti, capaci di inserirsi in ogni momento. Vogliamo fare la nostra gare, mostrando personalità nel possesso palla e cercando di mettere in difficoltà una squadra molto brava a ripartire".
Un'altra partita contro una big, un'altra occasione per mostrare il proprio valore: "Fino ad ora con le grandi abbiamo sempre perso, è vero. Però sono state solo sconfitte di misura, dettate spesso dagli episodi. Servirà la motivazione di dimostrare la nostra crescita, la qualità di tutto il nostro lavoro. E' arrivato il momento, anche per una squadra giovane come la nostra, di dimostrare il proprio valore. Più è forte l'avversario e più invitante è l'occasione". Dopo una breve parentesi sulle dichiarazioni rilasciate da Chiesa ("Sono d'accordo con lui, bisogna sacrificarsi e soffrire adesso per costruire un futuro roseo") e sulla condizione di Saponara ("Non è ancora pronto per partire dal 1'. si allena in gruppo solo da due o tre settimane, non ha i minuti nelle gambe") Pioli si sofferma sul momento che sta vivendo la sua Fiorentina: "Io sono ottimista per natura, ma pensare di non trovare queste difficoltà con una squadra così rinnovata sarebbe stato utopistico. Al di là degli ultimi risultati, che non ci aspettavamo, la squadra ha dimostrato di esserci". Chiosa finale su coloro che, fino a questo momento, hanno giocato meno e sulla situazione tifosi: "Ho grande interesse per tutti e grande disponibilità, poi però devo fare delle scelte. Domani recupero tutti i giocatori, quando poi i giovani mi daranno più garanzie rispetto ad altri allora giocheranno. Il nostro percorso è stato quello di inserire talenti con potenziale che adesso possono fare fatica per poi esplodere in futuro. Tifosi? Noi bisogna solo portare risultati. Poi stiamo cercando di aprire più l'ambiente, di vivere più a contatto con i tifosi. Pochi o tanti che siano, l'importante è offrire questa possibilità. Risultati e approccio sono gli aspetti più importanti per dei tifosi che ci hanno sempre sostenuto"