“Questa sera la faccia ce la metto io”. Ed è stato proprio così. E’ arrivata in conferenza stampa, si è seduta davanti ai giornalisti e si è sfogata. Anna Durio, presidentessa del Siena, è così. Una che si piega ma non si spezza. Una che ha preferito andare a parlare di persona, piuttosto che affidarsi ad un comunicato. E’ successo tutto dopo la partita contro la Cremonese di qualche giorno fa, un episodio come la nota goccia che ha fatto traboccare il famoso vaso, ormai riempito da mesi: “Queste sono giornate pesanti, ma non tanto per il campo. Ho dei soci di minoranza che mi stanno ostacolando fin dall’inizio”, ha dichiarato la Durio ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com. “Pentita di quello sfogo? No. E’ quello che penso e che confermo. E lo rifarei perché ci stiamo impegnando tutti, stiamo creando un futuro per fare sempre meglio. Certo, qualche parola è scappata ma oggi mi sono messa di nuovo i miei orecchini con i cuoricini…”. Schietta, ironica ma anche una “dura”.
Fonte video: radiosienatv
Ha rilevato il Siena da una situazione di difficoltà nel gennaio dell’anno scorso. E’ seguito poi il preliminare di vendita “ma quando si è trattato di chiudere, quelle non erano le cifre che intendevano prendere e alla fine io sono diventata presidente solo da settembre”, ha spiegato. Ma l’altra sera “c’era l’aria un po’ più tesa del dovuto. Ero un po’ sotto pressione, è da maggio dell’anno scorso che sono sotto pressione. I tifosi hanno ragione a contestare se la squadra va male ma si sentono sempre insulti. Diciamo che mi si è ‘tappata la vena’. Purtroppo questa cosa ha preso la mano. E’ diventata poi virale, di solito una conferenza stampa si ferma ai giornali locali. Comunque la partita era davvero l’ultimo dei problemi. Le cose che ho detto le ho risentite solo dopo, mentre le dicevo non mi ascoltavo nemmeno”.
La Durio possiede il 98,70% delle quote del club, mentre in 12 hanno il restante 1,30% e “ho avuto la società bloccata perché non si presentavano alle assemblee e non potevamo approvare il bilancio, ricapitalizzare, e non esiste una società in questa situazione”. Senza dimenticare che i capitali della presidentessa sono esclusivamente suoi e non fanno capo né al Monte dei Paschi né ad altre banche o istituti: “Io, mio figlio e la mia famiglia siamo a Siena solo per passione. Io ragiono da imprenditrice, e dico che la vedo come una cosa difficile il guadagnarci. La società l’abbiamo presa per passione. Non pretendevo una strada in discesa ma nonostante gli abbia salvato il sedere l’ho trovata non proprio in salita, ma con gli ostacoli e con i tornanti sì. Però ho le spalle grosse, anche se l’altra sera mi è scattata una molla... L’addetto stampa aveva anche un po’ paura quando sono andata in conferenza. Ero una furia”.
A difesa del proprio lavoro, dei collaboratori ed anche della squadra: “Questa è la mia filosofia. Davanti agli altri io li difendo. E i panni sporchi si lavano in casa, se c’è da rimproverare qualcuno si fa ma non davanti a tutti. Quindi li difenderò fino alla fine. In estate - ha proseguito la Durio - abbiamo fatto la squadra in due giorni, e loro sono tutta gente che ha creduto in me, hanno sofferto con me e sarò sempre dalla loro parte a difenderli”. Tutte queste componenti, così come il progetto per il Siena: “I palazzi si costruiscono dal pavimento e non dal tetto. E poi certo, in 2/3 anni spero di essere da un’altra parte e non in Lega Pro. Siamo ambiziosi. Anche questo doveva essere un anno di transizione, dal lato campo però non sono arrivati risultati spettacolari ma nemmeno troppo malvagi. Si è persa qualche partita di troppo e certo i tifosi vorrebbero vedere più vittorie. Però quando ho sentito ‘fate ridere’, ho pensato ‘almeno ci siamo noi qui a farvi ridere, se non c’eravamo noi stavate a piangere’. Il nostro è un progetto a lungo termine”. Per Siena e per il Siena. Parola di una presidentessa che promette: “Non mollerò mai”.