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Data: 16/01/2016 -

La Roma, l'amore con la Toscana e la prima gioia nel suo derby: ecco Barba, talento dell'Empoli che piace alle big (e non solo)

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E' un caso abbastanza curioso. Sì, quello legato a Federico Barba, non è nulla di convenzionale. Piace alla Fiorentina, l'Inter è pronta a muoversi e il Napoli ha addirittura già avanzato una richiesta ufficiale all'Empoli. E queste sono soltanto tre delle squadre che hanno posato gli occhi su di lui, quel centrale classe '93 che è appetito ormai da mezza Serie A. Il caso c'è, perché Barba, in realtà, fa fatica a trovare spazio ad Empoli. E' dietro nelle gerarchie, al momento rappresenta il terzo centrale e quindi spesso va in panchina. Intanto le big lo vogliono. Non una cosa da tutti i giorni, no? E lui, Federico, ad appena 22 anni, non ci è neanche tanto abituato alle cose strane. Ha sempre avuto un percorso lineare, classico per la maggior parte dei calciatori. Con qualche guizzo, qualche slalom, che in questo mondo ci sta sempre bene. Sì, tant'è che da piccolo non ha dovuto neanche fare le valigie per inseguire il suo sogno. Fortunato, sì: vivere a Roma ed essere prelevato dalla Cisco Roma - famosissima nella Capitale come Lodigiani - è un bel colpo. Passare alla Roma, poi, da sempre squadra del cuore, è soltanto l'inizio del sogno. Un sogno bello ricco di soddisfazioni. A partire dalla vittoria nel campionato Primavera, con Stramaccioni in panchina, primo lampo di euforia della sua carriera. E su quel campionato c'è anche la sua firma, sempre lì al centro della difesa, diligente e attento al massimo. Già quasi 190 centimetri, insomma un bel pezzo di ragazzo. E un osso duro, durissimo da superare, è chiaro. E così la linearità continua ad essere il leitmotiv: prestito "per farsi le ossa", in Serie B. E qui nasce anche l'amore con la Toscana, regione in cui Federico gioca stabilmente da quasi quattro anni. Prima al Grosseto, con il quale comincia a mostrare anche tra i grandi le sue doti fisiche e calcistiche. Poi, finalmente, il suo Nirvana: l'Empoli. Qui Barba esplode, prima ancora in Serie B, poi col salto di categoria e le prime presenze in A. E, caso nel caso, se ne ripresenta un altro: in B il difensore azzurro non ha mai segnato, neanche a Grosseto, mentre in Serie A i gol a referto sono già due. E qui va aperta un'altra piccola parentesi. Immaginate di essere romani. Ma, soprattutto, immaginate di essere romanisti a Roma. Un passione dilagante, che si respira anche solo girando per la città. E poi pensate di giocare nella Roma da romanista. L'amore cresce, no? Diventa quasi religione, sì. E come la si vive la rivalità con la Lazio a questo punto? Scontato rispondere. Ecco, Federico contro la Lazio ci ha addirittura segnato il suo primo gol in Serie A. Un altro guizzo, un'altra serpentina invece del percorso lineare. Bella, ovviamente. La Serie A lo osserva, Barba sogna anche l'estero. Non gli dispiacerebbe giocare in qualsiasi dei maggiori campionati europei, oltre la Serie A ovviamente. Per ora non ci pensa, ma se capiterà occasione perché no. L'ha confermato lui, che finora al di fuori dell'Italia è andato soltanto con l'Under 21, agli Europei in Repubblica Ceca con Mangia in panchina. Testa alla Serie A, all'Empoli e al fare bene quando Giampaolo gli dà una chance. Il resto sarà una conseguenza, perché di guizzi ne devono arrivare ancora nella carriera di Federico.


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