Dal dimenticatoio al record di parate in un solo match: il fardello di doversi guadagnare la fiducia di continuo. È stato questo il leitmotiv della carriera di Vito Mannone: una condanna capace però di renderlo sempre più forte, plasmandone il carattere. Per ogni posto conquistato a suon di parate, ecco l'arrivo di qualcuno pronto ad accantonarlo. Per una storia ripetutasi anche all'inizio di questa stagione.
Sam Allardyce stravede per lui, tanto da ammettere che..."Per la prossima stagione ripartiremo da Mannone e Defoe": ed eccolo, il rinnovo di contratto. Eppure, quando il manager lascia il nord dell'Inghilterra per diventare il nuovo ct inglese, le cose cambiano. Ancora. Arriva Moyes e qualcosa si spezza. Mannone parte titolare grazie alle super prestazioni nella scorsa Premier che - assieme ai gol di Defoe - hanno regalato un'insperata salvezza al Sunderland, e l'inizio sembra incoraggiante. L'infortunio al legamento del gomito subìto in allenamento, tuttavia, lo costringe ai box: al suo posto subentra Pickford, classe '94 prodotto dell'Academy dei Black Cats, e quando l'italiano rientra dall'infermeria il posto da titolare ormai è perso.
La società decide di puntare forte sul giovane inglese, magari sperando in una futura plusvalenza, dimenticandosi allo stesso tempo di quanto espresso fino a quel momento dall'italiano. Tanta delusione, per Mannone, ma altrettanta voglia di allenarsi ancora più duramente per dimostrare il proprio valore, come insegna la sua carriera. Nel frattempo, su di lui iniziano a muoversi diverse squadre in ottica mercato (Aston Villa su tutte): ma Moyes apprezza la sua professionalità, e di cederlo non ne vuole proprio sapere. Ma cambiare di nuovo tutto, all'improvviso, è ancora il futuro: quando la storia tra il portiere ed il Sunderland sembra giunta ai titoli di coda, arriva inaspettata l'occasione giusta.
Pickford si infortuna contro il Man Utd, tocca di nuovo a Mannone. La società così lo blinda: a gennaio non si muove. Il ritorno in campo tuttavia non è dei più incoraggianti: torna tra i pali contro il Burnley, ma nella sconfitta dei suoi per 4-1 non è esente da colpe. Poi, il match della svolta: allo 'Stadium of Light' arriva il Liverpool ed il portiere scuola Arsenal torna a vestire i panni da Superman. 13 parate in 90'. Record stagionale di salvataggi in una sola partita. Con conseguente selezione nel team of the week di Premier. I tifosi di casa tornano a dedicargli il suo coro ("Ohhhh Vito Mannone"): loro, di lui, non si sono mai dimenticati. E quel Moyes che l'aveva accantonato torna ad elogiarlo: “Vito ha giocato molto bene, specialmente dopo la partita contro il Burnley. È stata una prestazione importante sia per lui che per la squadra”. Ma d'altro canto, pur avendolo relegato in principio in panchina, non aveva mai nascosto tutta la sua ammirazione per il suo portiere. Ora la voglia di continuità, di riprendersi ciò che nella sua testa non aveva mai realmente perso. Sperando, chissà, nell'occasione giusta per mettersi in mostra in vista del mercato estivo. Perché per chi è abituato a doversi riguadagnare la fiducia di continuo, sapere che qualcuno è pronto a puntare fortemente su di te è certamente il riconoscimento più grande.