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Data: 16/06/2016 -

La lettera: "Grazie Albania, aquile nere e canti mi hanno emozionato più di un gol"

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera che un tifoso ci ha inviato dopo la partita tra Francia e Albania di mercoledì sera

"Ieri sera, nonostante il risultato, avete fatto un lavoro straordinario. Siete riusciti, grazie a tanta forza di volontà, coraggio e grinta, a contrastare una delle nazionali di calcio più forti a livello europeo, se non mondiale. Voi, venuti da una vicina ma lontanissima terra sotto l'occhio attento di Mister De Biasi e del suo staff, siete riusciti in ottantanove minuti a dimostrare all'Europa intera di che pasta siete fatti. Io vi ho sostenuto per tutti e novantacinque minuti: mi sono anche disegnato addosso parole a voi care per supportarvi al meglio. Sul braccio sinistro il nome della vostra terra, Shqiperia, mentre sul braccio destro una frase tratta dal vostro inno, che dice:"Per te, per te luftojme ne!" che è traducibile, a quanto ho capito, con "Per te, per te combatteremo". Avrò esagerato, ma quella marea rossa sugli spalti e quelle aquile nere diventate leoni in campo mi hanno fatto emozionare e urlare come non facevo da molto per una partita di pallone. Quando avete preso quel palo poi, avrei voluto tanto affacciarmi alla finestra che dava su una delle piazze principali della mia città e urlare a pieni polmoni: "RETE, RETE, RETE!". Ma purtroppo, il palo ci ha fermati e un avversario molto più forte ha dato il colpo di grazia con i due gol negli ultimi sei minuti prima della conclusione dell'incontro. E' andata così, ma comunque sia mi avete reso fiero di voi così come vi avevo chiesto precedentemente alla prima partita del torneo contro la Confederazione Svizzera. Che dire? Resta un altro, non più incontro, ma scontro per la sognata qualificazione come squadra tra le migliori terze e stavolta ci si opporrà contro un'agguerrita Romania, che gioca bene ed è compatta dietro. Ciò non toglie il fatto che voi possiate fare meglio. Io comunque, anche se l'indomani avrò un esame, vi seguirò e se fosse necessario urlerò con voi il necessario per spronarvi anche da quaggiù, lontano dallo stadio dove giocherete. Perché si tratta di un gioco dopotutto. Sarete uno di quei ricordi piacevoli di questi europei, che nonostante siano ancora agli inizi, hanno già segnato alcune opportune differenze tra le varie nazionali. Il mio più sentito tifo va sempre alle più piccole, le sfiduciate, quelle a cui nessuno crede ma quelle che più di altri hanno sudato la qualificazione. Voi avete sudato tanto e vi assicuro che sarei ugualmente felice anche se segnaste solo un gol e poi non passaste alle fasi finali. In quel modo mettereste il vostro nome nella lista dei marcatori di questa competizione e nulla potrà mai più cancellarvi da essa: un po' come avete fatto nel mio cuore di tifoso appassionato a questo mondo calcistico. Sappiate, che come vi ho conosciuto, mai più vi scorderò e che in Italia, anzi in Sicilia, anzi a Catania, anzi a Valverde avrete sempre un tifoso in più. Grazie per quello che avete fatto e grazie mille ancora per ciò che farete, nel vostro piccolo ma con un grande, grandissimo cuore. FORCA SHQIPERIA! Simone Rizzo


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