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Data: 07/02/2018 -

"La Juventus è una macchina da vittorie, ma non abbiamo paura". Fiorentina, il capitano Astori carica i viola

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Anticipo di fuoco, venerdì sera al Franchi arriva la Juventus. Match attesissimo a Firenze, dove, se pur consapevoli della forza dei bianconeri, non si tireranno indietro: "La Juve sulla carta è nettamente più forte del Napoli" - dichiara Astori nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport- " Quindi non possiamo incontrare avversario peggiore. La Juve è una macchina da vittorie, ma non dobbiamo aver paura di affrontare la Juve. Se loro sentono che siamo “preoccupati”, addio. Siamo morti. Certo, per conquistare un risultato positivo dovremo giocare la partita perfetta. Si può fare. Gonzalo Higuain è il pericolo numero uno. Il Pipita è spietato. Se gli lasci anche solo trenta centimetri di spazio ti giustizia. I suoi tiri sono delle sentenze".

Ci sarà anche Bernardeschi, che rincontra la sua ex... "L’ho visto maturare nei due anni insieme in maglia viola. Ha grandi margini di crescita. Stavolta dovremo giocare sul suo stato d’animo. Federico questa partita la sentirà. Lui ha i colpi di un campione ma è ancora un ragazzo. Al Franchi non potrà dimenticare che la Viola gli ha cambiato la vita". Sui baby bomber della Fiorentina, Chiesa e Simeone: "Federico non deve farsi condizionare da quelli che lo vorrebbero come il salvatore della Patria viola. Un messaggio sbagliato. Una responsabilità troppo grande. Tanto più per un ragazzo dotato di grande sensibilità. Federico deve essere solo se stesso. Simeone? Finirà il campionato con 10-12 gol e diversi assist. Per un centravanti della sua età sono buoni numeri. Il problema è che nel Genoa giocava in maniera diversa. Era sempre in movimento. La punta centrale della Fiorentina contro certi avversari deve stare dentro l’area e fare la differenza. Imparerà".

La Fiorentina proverà a tirare fuori il meglio da questa stagione: "Niente obiettivi. Per evitare delusioni. Se riuscissimo ad arrivare settimi sarebbe come vincere lo scudetto. Questo è un anno di costruzione. I presidenti Della Valle? È stato importante che siano tornati a parlare con la squadra, molto importante. A Bologna, ho parlato da solo con Andrea Della Valle. Gli ho ribadito quello che penso da tempo e cioè che la presenza dei Della Valle non è un optional. Sono indispensabili. I miei compagni hanno bisogno di averli al fianco. E questo senza nulla togliere al presidente operativo Cognigni, a Corvino e a Freitas che sono sempre presenti. Ma la famiglia Della Valle ha un altro impatto sullo spogliatoio".

Futuro: "L’idea è di continuare questo percorso. La Fiorentina di oggi è scesa di livello rispetto al passato. Ma la società ci ha spiegato che questo passo indietro era necessario per ripartire. Fare il capitano di questa Fiorentina è stimolante. E continuando a coltivare sogni azzurri. Voglio fare bene nella Fiorentina per convincere Di Biagio e, magari, chi subentrerà come commissario tecnico a giugno a chiamarmi nella Nazionale della riscossa". L'intervista integrale sulle pagine de La Gazzetta dello Sport.



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