“Prima dei rigori per fortuna ci sono due ore di calcio e comunque ho avuto vent’anni per ripensare a quella notte”.
Alla lotteria dei rigori il c.t. inglese Gareth Southgate proprio non voleva arrivarci, nonostante abbia avuto ormai molto tempo per combattere i suoi demoni da quel 26 giugno 1996, quando un suo errore dagli 11 metri condannò alla sconfitta la sua Inghilterra contro la Germania, ad un passo dalla finale europea. Ma si sa, il destino è sempre pronto a subentrare quando si scrive la storia di questo sport ed ecco che per guadagnarsi il passaggio del turno non potevano bastare 90’ agli uomini della regina Elisabetta II: ci ha pensato Yerry Mina, l’uomo della provvidenza colombiana al terzo gol consecutivo, a rimettere il popolo britannico di fronte al più grande dei suoi incubi.
Jordan Henderson, che nell’ennesima storia nella storia aveva segnato il suo unico rigore in carriera proprio al portiere dell’Arsenal in una sfida di Premier League di tre anni fa.
Jordan Pickford. Il portiere dell’Everton aveva già neutralizzato prima Said Ahmed Said, poi Tom Cleverley ed infine Manuel Lanzini durante la stagione appena conclusa, la prima dal suo arrivo nel Merseyside. Dall’incubo al sogno in pochi minuti, da Jordan a Jordan, da una parte all’altra della stessa città: Liverpool.
Da domani l’Inghilterra potrà pensare alla Svezia, prossimo ostacolo sulla strada verso la finale del Mondiale, consapevoli che a 28 anni dal suo inizio la maledizione degli 11 metri è stata finalmente interrotta.