Il tifo. Una sana forma di sfogo, un amore incondizionato verso una squadra, un allenatore, dei calciatori. Un amore che, paradossalmente, può trasformarsi in una sorta di "maledizione" non per chi tifa ma per la squadra stessa.
E lo Swansea lo sa bene così come i fratelli Ellis e Ioan Griffiths. Entrambi gallesi, come gli Swans di Francesco Guidolin, entrambi innamoratissimi della loro squadra, al punto che, col permesso dei genitori, appena possono acquistano una maglietta ufficiale. Con un unico problema: il giocatore la cui maglietta viene acquistata viene ceduto nel giro di poco tempo.
Sono ben sette i calciatori che hanno lasciato lo Swansea "presenti" nell'armadio della famiglia Griffiths. Due portieri, cinque attaccanti. "Acquistati" dai fratelli Griffiths, venduti dallo Swansea. Dorus De Vries, ceduto nel giugno 2011, un mese dopo l'acquisto della sua maglietta, fu il primo. Poi a ruota tutti gli altri: Scot Sinclair, Michel Vorm, Michu, Bafétimbi Gomis, Wilfried Bony e Andre Ayew.
Ayew è l'ultimo della lista; e pensare che i fratelli, di 11 e 14 anni, non volevano acquistare la maglia dell'ormai ex numero 10: "Quest'anno volevano la maglia da trasferta azzurra, li ho persuasi a non prendere quella del capitano, Ashley Williams - ha dichiarato al Sun il padre dei due fratelli, Owen - ma avevo la sensazione che sarebbe partito, così hanno preso quella di Ayew. La cosa è stata abbastanza divertente". Sì, lo è. Anche perche oltre ad Ayew è partito pure Ashley Williams.
E con lui anche Ayew al West Ham, con i due ragazzi delusi per la settima volta dopo gli "errori" del passato. "Forse dovremmo acquistare le maglie con la finestra di mercato chiusa e sperare che i giocatori restino più a lungo", ha concluso il padre Owen con il figlio Ellis. Entrambi sperano che il prossimo acquisto della collezione maledetta non venga subito ceduto dallo Swansea, interrompendo così questa tanto curiosa quanto incredibilmente assurda "maledizione".