Tra calcio e musica. Mestiere il primo; passione pura la seconda per Leandro Chichizola, portiere Rock’n’Roll dello Spezia: “Quando non gioco passo le giornate a suonare la batteria: è ciò che amo di più ed il mio unico passatempo”.
Indio Solari – icona rock argentina - il cantante preferito, con la speranza di infondere un po’ di carica anche alla sua squadra: “Pareggiamo troppe partite, dobbiamo vincere di più – ha rivelato in esclusiva per Gianlucadimarzio.com – ma stiamo bene e dobbiamo migliorare il piazzamento dello scorso anno”.
Eppure, ‘Leo’ o ‘Chichi’ “mi chiamano tutti così, non ho un vero e proprio soprannome” assicura: annoiarsi allo Spezia è impossibile. Un solo nome: Sciaudone. “Siamo un grande gruppo molto unito. Con Sciaudone è impossibile non ridere – continua Chichizola - Quando dovevo battere il rigore contro il Palermo, mentre mi avvicinavo al pallone c’era l’arbitro che non capiva come fossi io il rigorista, stava aspettando un altro giocatore. Allora Sciaudone si è avvicinato al quarto uomo: per prenderlo in giro ha fatto finta di non saper niente e chiedeva in continuazione: ‘E adesso chi tira?’”. Simpatico, ‘Chichi’.
Lui che in realtà da bambino non amava il calcio bensì “il basket. Anzi, adoravo un po’ tutti gli sport e se non avessi fatto il calciatore sarei stato comunque uno sportivo”. Una scelta forte per chi proviene da una famiglia di medici. Passione per il calcio nata da quel River Plate in cui è cresciuto e che continua a tifare da vero Millonarios: “Ho giocato con giocatori e ragazzi eccezionali con cui mi sento ancora spesso come Pereyra, Lamela, Ocampos ed il Cholito. Ricordo come quest’ultimo finito allenamento prendeva una palla e si metteva a giocare da solo contro il muro o contro qualsiasi altra cosa. Inseparabile dal pallone. Si allenava sempre al top ma in generale erano tutti ottimi ragazzi”.
Dal preferire il basket all’esser assoluto protagonista a suon di grandi parate. E lo Spezia ringrazia. Ora per l’argentino sognare è più che lecito: “Voglio la Serie A, fin da quando sono arrivato in Italia è il mio sogno”. Ma non l’unico: “Chissà che un giorno possano aprirsi anche le porte della Selección… per far sì che accada devo continuare a far bene”. Ambizioso. E con le idee chiare. Bacchette alla mano, è tempo di tornare a picchiare sui piatti ed i tamburi della sua batteria. Impossibile scendere in campo senza quella carica che solo il Rock ti sa dare. Musica e calcio: due parti inscindibili del mondo di Chichi.