Giovane, talentuoso, italiano. Piedi buoni poi, quelli non guastano davvero mai. 22 anni e già quasi 100 presenze tra i professionisti: come inizio di carriera, niente male. Se poi il tuo soprannome è "L'extraterrestre", seppur conferito dagli amici d’infanzia perché “Fin da piccolo con la palla al piede incantava”, un motivo ci deve pur essere. Valerio Verre in fin dei conti è sempre stato considerato un predestinato: nato e cresciuto a Roma e nella Roma, ‘core’ giallorosso, sempre e comunque. Centrocampista tecnico che preferisce far segnare piuttosto che metterla dentro: mezz’ala sinistra il ruolo preferito, ma anche davanti alla difesa se la sa cavare, eccome. L’idolo di sempre è Francesco Totti, adora Pjanic ma afferma di ispirarsi a Verratti per le caratteristiche in campo. Su di lui ci aveva davvero visto lungo Luis Enrique, uno che poi qualche titolo l’ha anche vinto: “A lui devo molto perché mi ha lanciato nel calcio dei grandi e perché ha sempre parlato bene di me, avevo la sua stima”, ha raccontato lo stesso Verre in tempi non sospetti, tanto per confermare quanto la stima nei confronti dell’attuale allenatore del Barcellona sia reciproca. Eppure il classe ’94 a Roma non convince in pieno, tanto da rientrare nell’operazione col Genoa che portò Destro nella Capitale. Poi il lungo peregrinare per tutto lo Stivale tra Siena, Udinese, Palermo, Perugia ed infine a Pescara nella scorsa stagione, dove è avvenuta la definitiva consacrazione, tanto da diventare l’acquisto più oneroso di sempre (4 milioni spesi per riscattarlo dall’Udinese).
Valerio in Abruzzo è maturato e cresciuto, conquistando la fiducia dell’allenatore e l’amore della piazza. Non è una novità che Massimo Oddo straveda per l’extraterrestre. Si è ambientato alla grande, anche grazie all’amico fraterno Caprari, tra gol in campo e sfide alla Playstation nel tempo libero: 37 presenze, 2 gol e 5 assist considerando tutte le competizioni, playoff compresi, e quella Serie A conquistata sul campo che bussa alla porta anche in ambito di mercato. La Samp e l’Inter ci hanno provato, alla Lazio piace da tempo, ma il Pescara vorrebbe goderselo all’Adriatico anche nel prossimo campionato, magari facendo sì che l’escalation continui. E se chi ben comincia è già a metà dell’opera… Già due gol messi a segno nella partita di ieri in Tim Cup contro il Frosinone: possiamo scommetterci, il ragazzo farà parlare di sé. E perché no, anche per quanto riguarda la Nazionale, dove per l’Under 21 di Gigi Di Biagio è già un perno irremovibile. E chissà che anche Ventura non ci faccia un pensierino. Giovane, talentuoso, italiano: meglio di così. Ah già, e anche "Extraterrestre", perché in fondo Valerio Verre uno qualsiasi non lo è davvero mai stato.
Alberto Trovamala