"Niente di che, era semplicemente un 44". Così Dejan Kulusevski ha spiegato nell'immediato post partita l'esultanza con cui ha celebrato il gol segnato sabato alla Croazia in Nations League. Il suo primo con la maglia della Svezia, il tutto alla sua sesta gara in Nazionale. 2-1 il risultato finale, una vittoria su cui c'è dunque anche la sua firma, perché ad aprire le danze ci ha pensato proprio lui con un sinistro chirurgico.
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Omaggio al suo idolo?
Schierato in avanti in un attacco a due insieme a Berg, Kulusevski ci ha messo 36' per sbloccarsi anche con la Svezia. Nell'esultare ha alzato quattro dita con entrambe le mani davanti al viso. Un 44 che è il suo numero di maglia (con la Juve, mentre con la Svezia indossa la 15), un gesto che non ha voluto più di tanto spiegare. Ma in patria, e non solo, il pensiero è andato subito ad Adnan Januzaj.
Il motivo
"Ho scelto la numero 44 per onorarlo", aveva svelato lo stesso Kulusevski a Sky Sport riguardo al numero di maglia indossato prima a Parma e ora alla Juve: "L'ho visto giocare da giovane al Manchester United con quel numero sulla schiena. Ho sempre sognato di essere bravo come lui".
Affermatosi come un grande talento di 18 anni al Manchester United nella stagione 2013/14, Januzaj ha poi indossato le maglie di Borussia Dortmund e Sunderland, prima di arrivare alla Real Sociedad nel 2017. Qui è diventato compagno di squadra di un altro svedese, ovvero Alexander Isak. Qui, però, sta incontrando anche diverse difficoltà (solo due partite, ad oggi, dal 1' in questa stagione).