Attendendo la svolta. Dopo ventidue presenze stagionali tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, con due gol segnati e 54' di impiego medio a partita, Justin Kluivert non ha ancora trovato la scintilla giusta per prendersi una maglia da titolare fissa all'interno dell'undici della Roma: fatica fisiologica da un lato, con il talento classe '99 alla prima esperienza lontana dal mondo Ajax; avventura giallorossa eccessivamente e frettolosamente cercata dall'altro, almeno nei pensieri di chi, più di tutti, ne conosce testa e qualità.
Parola di papà: Patrick Kluivert non ha usato vie traverse per esprimersi sulla scelta del figlio di trasferirsi in Italia la scorsa estate, per uno dei tanti, giovani acquisti portati in maglia giallorossa da Monchi. "Personalmente gli ho sempre detto di restare per uno o due anni ancora all'Ajax - ha commentato l'ex attaccante del Milan ai microfoni di sport360.com - ma da papà, serve che tu segua e rispetti le decisioni di tuo figlio. E così ho fatto".
Bastone e carota, insomma, per Justin: "Non credo abbia preso la miglior decisione, ma ha comunque scelto bene e si sta trovando molto bene al momento a Roma. Ovviamente vuol giocare di più, ma ha 19 anni e non può pretendere più di tanto. Quando gioca, fa del suo meglio: si trova bene nella posizione in cui è in campo e questo vale già abbastanza per me. Vedremo come andrà l'anno prossimo - conclude - e se potrà avere più minuti a disposizione". Attendendo la svolta, i gol e una maglia da titolare. Anche per far ricredere papà Patrick.