La positività al covid-19, un infortunio muscolare che l’ha tenuto fuori un mese e l’espulsione contro il Sassuolo, fino ai primi due gol arrivati nelle ultime due partite giocate con la maglia della Sampdoria. “Sono abituato, la vita è fatta di avversità. Chi è forte mentalmente riesce a superarle. In momenti simili riesco a dare il massimo e ad andare oltre gli imprevisti. Sono venuto qui con la testa giusta e tanta voglia di fare. La squadra si fida di me, devo dare tutto me stesso per ripagarli. Sono solo all’inizio del mio cammino”. Così Keita Baldé a La Gazzetta dello Sport.
L’attaccante spagnolo con passaporto senegalese è tornato in Italia dopo l’esperienza al Monaco. “Tutto ha influito positivamente, ma soprattutto la presenza di Ranieri. Al di là del fatto che lui sia oggi il mio allenatore, è un uomo che va rispettato per la sua carriera, per quello che ha fatto e che ha saputo dare al calcio. Lo ringrazierò sempre per la fiducia. Il gruppo, poi, è straordinario. Anche con Quagliarella c’era già un’amicizia lontano dal calcio. È stato facile inserirmi”.
Sulla scelta di vestire la maglia blucerchiata: “Quando c’è stata l’opportunità di venire non ci ho pensato due volte. Mister e presidente mi hanno fatto vedere il progetto, convincendomi subito. Ho detto sì alla Samp per divertirmi e portarla in alto”.
Sampdoria all’undicesimo posto in classifica con 20 punti, che stasera affronterà lo Spezia, prima di Parma e Udinese. “Secondo me sono le tre partite più importanti della stagione. Dobbiamo essere mentalmente a posto. Con l’Inter abbiamo fatto un grande lavoro, ma ormai è il passato. Puntiamo a vincerle tutte e tre”.