Italiani all'Everton: i predecessori di Moise Kean
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Data: 31/07/2019 -

Italiani all'Everton: i predecessori di Moise Kean

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È notizia delle ultimissime ore, quella che vede l'imminente passaggio di Moise Kean dalla Juventus all’Everton. Il contratto in scadenza nel 2020 e la cifra che si aggira tra i 30 e i 40 milioni offerta dal club inglese, hanno fatto propendere la dirigenza juventina per la cessione. Quello che è certo è che Moise Kean è l'ennesimo calciatore italiano a trasferirsi nel campionato inglese dal 1995 a oggi. Da quando Andrea Silenzi lasciò il Torino per trasferirsi al Nottingham Forest, diventando così il primo giocatore italiano a schierarsi su un campo di Premier League. Sono tanti gli italiani che hanno lasciato un segno indelebile nella Premier, da Zola, passando per Vialli e Di Canio, arrivando al più recente Balotelli. Ma quanti sono invece gli italiani che, prima di Kean, hanno vestito la maglia dell'Everton? Soltanto tre. Andiamoli a scoprire.

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Per trovare il primo italiano a vestire la maglia dell'Everton, bisogna tornare indietro fino all'estate 1998. Un giovane difensore del Perugia, futuro Campione del Mondo, lascia la Serie B italiana e sbarca a Liverpool. Si tratta di Marco Materazzi. Richiesto a gran voce dall'allora allenatore Walter Smith, Materazzi arrivò in Inghilterra con grandi aspettative. La scuola italiana dei difensori era considerata come una delle migliori e il suo fisico imponente lo faceva apparire adattissimo al calcio inglese. L'inizio è incoraggiante. Materazzi si conquista subito il posto da titolare e, il 23 settembre, segna il suo primo gol in League Cup, risultando decisivo nella vittoria per 2-1 contro l'Huddersfield. Qualche espulsione di troppo (saranno 4 a fine stagione) e le prestazioni poco convincenti della squadra, lo fanno finire, però, nel mirino della critica. Il 17 febbraio, dopo 2 mesi senza vittorie, l'Everton rifila un secco 5-0 al Middlesbrough, nel quale Materazzi trova il suo primo e unico gol in Premier League. Il campionato dell'Everton continuerà ad essere al di sotto delle aspettative e verrà concluso al 14°posto. Materazzi, inoltre, finirà anzitempo la stagione a causa di un infortunio e concluderà con 33 presenze e 2 gol. A fine stagione tornerà a giocare a Perugia, dove lo aspetta ancora il calcio italiano e una carriera ricca di successi...

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Da un personaggio legato al mondo Inter come Materazzi a un altro. È Alessandro Pistone. La leggenda narra che fu lui ad essere preferito a Roberto Carlos, dall'allora allenatore dei nerazzurri Roy Hodgson. Una storia però smentita dal diretto interessato che ha sempre sostenuto come fosse lo stesso terzino brasiliano ad aver scelto di lasciare l'Inter, dopo aver ricevuto l'offerta del Real Madrid. Due stagioni all'Inter, appunto, e poi la chiamata dall'Inghilterra. Prima il Newcastle, per due stagioni, e poi proprio l'Everton, dal 2000 al 2007. Sette stagioni che, come detto dallo stesso Pistone, saranno le più importanti della sua carriera. Nel corso della sua esperienza con la maglia dei Toffees, ha avuto la possibilità di giocare con un giovanissimo Wayne Rooney, il quale dimostrava già da allora tutto il suo talento e la sua determinazione. Nelle prime due stagioni, si trova in squadra anche un personaggio come Paul Gascoigne, un grandissimo che, però, tra infortuni e una condizione fisica non ottimale, non riuscirà spesso a fare la differenza con la maglia dell'Everton. Pistone concluderà la sua avventura all'Everton nel 2007, dopo 103 presenze e 1 gol (contro il Bolton nella stagione 2001-2002). Si trasferirà in Belgio, al Mons, dove concluderà la carriera.

L'ultimo, fino ad oggi, protagonista italiano con la maglia dell'Everton è stato Matteo Ferrari. Siamo nella stagione 2005-2006 e Ferrari, ironia della sorte, viene richiesto dall'allora tecnico David Moyes, proprio per sostituire l'infortunato Alessandro Pistone. Ferrari arriva in prestito dalla Roma, nella quale ha disputato un'ottima precedente stagione. Arriva in Inghilterra con grandi aspettative, ma una serie di infortuni lo terranno molto spesso fuori dal campo. Una volta rientrato, fatica a guadagnarsi un posto da titolare, anche perchè la società non sembra aver intenzione di riscattarlo a fine stagione. Si parlò anche del fatto che le prestazioni di Ferrari furono limitate a causa dell'accordo tra le due società di un premio in base al numero di presenze. Fatto sta che l'esperienza di Ferrari all'Everton si concluderà con sole 8 presenze e alla fine del campionato tornerà a giocare in Italia, ancora con la maglia della Roma.

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È il turno adesso di Moise Kean, il quarto italiano a vestire la maglia dei Toffees. Chissà che non diventi proprio lui, il calciatore italiano più amato nella storia dell'Everton.



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