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Data: 07/04/2017 -

Juventus, triplete? Si può... Ravanelli, Torricelli e Storari: "Bianconeri più consapevoli rispetto al 2015"

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Triplete? Si può. E' il parere di tre ex giocatori della Juventus, due dei quali alzarono la Coppa dei Campioni al cielo di Roma nel 1996. Il primo degli ottimisti è Moreno Torricelli, che tuttavia, nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, sottolinea la forza della MSN:

"Non è assurdo pensare che la Juventus possa raggiungere il triplete. Non è detto che col Barcellona sia proibitiva: forti i blaugrana, ma è una montagna scalabile. Se dovessimo prendere i tre reparti starei con la difesa della Juve, a centrocampo ci sono elementi di grande spessore in entrambe le squadre; in attacco il trio Messi-­Neymar-­Suarez è da paura ma se Dybala e Higuain vogliono diventare numeri uno al mondo devono fare la differenza in queste partite. Scollinare il Barcellona, pur trovando un’altra big in Champions, darebbe un grande impulso per arrivare in fondo".

Di parere identico Fabrizio Ravanelli, anche lui in campo la notte di Roma e autore del gol del vantaggio bianconero: "Non è una follia pensare che la Juve possa fare il triplete. Deve pensarci ma seguendo il canovaccio di sempre, quello che ha permesso tanti successi: pensare un avversario alla volta. Questa è sempre stata la base dei trionfi. Da oggi tutti devono pensare al Chievo, non al Barcellona. E poi al Pescara, non al ritorno al Camp Nou. E’ questa capacità di isolare gli eventi ad aver creato i presupposti delle vittorie".

Storari non ha vinto la Champions, ma la sfiorò due anni fa. Il portiere di Pisa vede una Juventus più solida rispetto al 2015: "Il triplete non è un sogno, la Juventus ha giocatori che vincono da tanti anni e un attaccante cinico come Higuain. E’ un gruppo solido, che non gioca un calcio fantastico ma più tosto degli anni precedenti. In Champions il Barcellona ha tutto da perdere, alla Juventus è difficile fare gol. E poi in queste partite i bianconeri danno sempre il massimo. Vedo una squadra più consapevole dei propri mezzi".



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