Ancora una settimana, poi sarà tempo di finale di Europa League. Il Chelsea si prepara alla grande sfida di Baku dopo aver comunque già blindato la qualifcazione alla prossima Champions League grazie al terzo posto ottenuto in Premier.
Si tratta della prima finale europea da allenatore per Maurizio Sarri, protagonista di una stagione del tutto soddisfacente. Ma, nonostante questo, il suo futuro pare essere lontano da Londra: "In questo momento penso solo alla sfida contro l'Arsenal - ha spiegato in conferenza stampa in vista del match tra i Blues e l'Arsenal - poi dopo parlerò con il club per capire se sono soddisfatti di me oppure no. Per quanto mi riguarda, ho altri due anni di contratto qui e sono felice di rimanere in Premier League. In questo momento non ho contatti con altri club, ma dopo la finale devo parlare con il Chelsea perché voglio sapere se sono contenti e soddisfatti di me".
E sulle voci che accostano il suo nome alla panchina della Juventus aggiunge: "Se mi fa piacere l'interesse di club italiani? Come sapete io adoro la Premier League, in questo momento per me è il campionato più importante del mondo ed è bello giocarlo. E' normale alla fine della stagione confrontarsi con il club, succede in tutte le società".
Sono in molti tuttavia a dire che Sarri tornerebbe volentieri in Italia: "Non riesco a capire perché, per il mio calcio? Negli ultimi due anni il Manchester City ha vinto tutto e lo stile di gioco del City è simile a quello che ho in mente io, penso che possiamo giocare il mio tipo di calcio anche qui in Inghilterra - ha continuato - lo sapete, mi piace la Premier. Sono felice di rimanere in Premier col Chelsea, uno dei club più importanti al mondo. Dobbiamo ovviamente discutere e confrontarsi, è normale farlo alla fine della stagione, succede in tutte le società".
L'allenatore italiano ha poi parlato così in esclusiva ai microfoni di Sky Sport: “Come arriva il Chelsea alla finale di Baku? Abbiamo finito la Premier stanchi perché negli ultimi due mesi ogni partita era come una finale, sono state gare molto dispendiose dal punto di vista mentale, ci siamo riposati 3-4 giorni dopo la trasferta di Boston. Ora lavoriamo senza esagerare, arriviamo fisicamente un po' stanchi e con qualche infortunio di troppo, ma mentalmente la sensazione è che ci arriviamo bene. Non mi voglio sentire giudicato per gli ultimi 90', ma per gli 11 mesi che ho fatto. Non so cosa possiamo avere di più rispetto a loro, in campionato contro i Gunners sono state due sfide equilibrate. L’Arsenal è pericolosissimo, attacca con grande pericolosità con due attaccanti come Lacazette e Aubameyang e ressa molto bene. E' difficile da affrontare perché anche quando sembrano in difficoltà hanno questa capacità offensiva non indifferente”.