Atmosfera calda, grande spettacolo, calciatori di talento e due ottimi allenatori capaci di condurre le proprie squadre ai vertici europei: questi sono gli ingredienti di Bayern-Juventus. La musica della Champions League è pronta a suonare all’Allianz Arena, laddove saranno accesi i riflettori e puntati gli occhi dell’intera Europa calcistica. ″A Monaco dovremo vincere per passare″: con queste parole, pronunciate già dopo la sfida di Torino, Massimiliano Allegri ha presentato la partita in Germania, consapevole che il 2-2 con cui la sua squadra si presenterà all’Allianz Arena è un risultato che mette i tedeschi in una condizione di forza e di vantaggio.
Pep Guardiola, un allenatore che cura nei minimi particolari tutti i dettagli, non commetterà l’errore di sottovalutare i propri avversari, perché ″la Juventus è una grande squadra che lo scorso anno è arrivata in finale di Champions e la sua storia la conosciamo tutti″. Sarà una partita complicata per la squadra di Allegri che può ricorrere alla storia per alimentare le speranze di passaggio del turno: sono due i precedenti di squadre italiane capaci di passare il turno partendo dal risultato di 2-2 in casa contro squadre tedesche… il Bayern è avvisato. E poi c'è un altro precedente, che riguarda i bianconeri, che si è verificato nei quarti di finale della Champions 2008/09.
Nella stagione 1994/95, proprio la Juventus fu in grado di eliminare il Borussia Dortmund nelle semifinali di Coppa Uefa, perdendo poi la finale con il Parma. In quella squadra, allenata da Marcello Lippi, giocavano grandi campioni: Del Piero, Vialli, Ravanelli, Paulo Sousa, Deschamps, Conte e quel Roberto Baggio autore del gol decisivo nel 2-1 finale nella gara di ritorno in Germania. La gara di andata, proprio come in questa occasione, si era rivelata molto difficile per la Juventus, abile a recuperare lo svantaggio nei minuti finali: in casa del Borussia, la squadra di Lippi fece una grande gara, scendendo in campo per vincere ed ottenendo il risultato cercato.
Un altro precedente storico che può preoccupare i tedeschi si è verificato nella stagione 2006/07: in Champions League, nella sfida valevole per i quarti di finale, si sono affrontate Milan e Bayern Monaco. La squadra di Ancelotti, ricca di giocatori fantastici come Nesta, Maldini, Pirlo, Seedorf, Gattuso, Kakà e Inzaghi, giocò la gara di andata a San Siro: in vantaggio per due volte, venne raggiunta in pieno recupero da una rete di Van Buyten, autore di entrambe le reti dei tedeschi quella sera. Nel ritorno giocato all’Allianz Arena, inaugurata a partire dalla stagione precedente, il Milan giocò una partita perfetta specie nel primo tempo, trovando le reti di Seedorf e Inzaghi che archiviarono il discorso qualificazione e proiettarono la squadra di Ancelotti in semifinale. In quel quarto di finale, dei giocatori che militano al Bayern oggi, era presente solo il capitano Philipp Lahm. In quella stagione, dopo aver eliminato i tedeschi, Maldini e compagni vinsero la Champions League in finale con il Liverpool.
Nella storia recente della Champions League, oltre al Milan, solo un’altra squadra è stata in grado di passare il turno dopo aver pareggiato 2-2 la gara di andata: si tratta del Manchester United. Nei quarti di finale della stagione 2008/09, la squadra di Alex Ferguson trovò il Porto: nella gara di andata disputata ad Old Trafford, gli inglesi vennero raggiunti nei minuti finali della partita, rendendo inutili i gol di Tevez e Rooney. Fu necessario un gran gol da fuori area di Cristiano Ronaldo in Portogallo per ottenere il successo: l’1-0 maturato nella partita di ritorno proiettò lo United in semifinale. In quella stagione la squadra raggiunse poi la finale di Champions, disputata a Roma, dove venne battuta per 2-0 dal Barcellona.
di Massimo Mattacheo