Nonostante abbia già giocato con la Juventus in Serie A contro la Fiorentina e in Champions League contro il Paris Saint-Germain, Leandro Paredes si è presentato ai giornalisti in conferenza stampa solo oggi. Il centrocampista argentino ha toccato vari temi, tra cui i motivi del trasferimento, il suo ruolo e soprattutto il rapporto con Di Maria.
Juventus, Paredes: "Io e Di Maria ci siamo sentiti prima di venire"
Paredes ha esordito in conferenza stampa parlando delle sue sensazioni all'arrivo alla Juventus: "Le impressioni sono sempre buone, sono arrivato in una grande squadra con giocatori e allenatore forti. Possiamo sempre fare meglio, ma voglio dare il mio contributo tutte le partite. Come? Cercherò di dare sempre il 100%, magari aiutando la squadra e stando vicino ai difensori centrali".
Sul retroscena estivo riguardo le chiacchierate con Di Maria, suo compagno in Nazionale, prima del trasferimento: "Dal momento in cui ho saputo che sarebbe venuto qui, abbiamo iniziato a parlare della possibilità di trasferirmi. Abbiamo parlato tra famiglie, perchè sono amiche, e dopo due giorni abbiamo deciso di venire. Abbiamo fatto di tutto per trasferirci".
Paredes ritrova l'Italia, dove ha già vestito le maglie di Empoli e Roma. Cosa ha trovato di diverso? "Ho giocato solo una partita in Serie A fin qui quest'anno, non so cosa sia cambiato in campionato. Io sono maturato tanto, come calciatore e uomo".
"Voglio convincere Di Maria a rimanere un altro anno"
Riguardo le parole di Sabatini, che lodò Paredes per essere, a suo dire, tra i migliori giocatori nei passaggi in verticale, l'argentino ha risposto così: "Sì, è una cosa che mi ha chiesto anche il mister appena sono arrivato, quella di giocare verticale. Spero di poter aiutare in tal senso". Ma come si è convinto Paredes a trasferirsi alla Juventus? "E' una squadra in cui sono sempre voluto venire, ho avuto tante volte la possibilità. Quest'anno è stata la decisione corretta, volevo tornare in Serie A".
Nelle ultime settimane di mercato, la trattativa con la Juventus si era rallentata. Alla domanda sulla paura di non trasferirsi più in bianconero, Paredes ha risposto così: "Sono sempre stato tranquillo, avevo molta fiducia in me e nella società. Erano praticamente convinti di fare questa scelta".
Tornando alle conversazioni con Di Maria, che ha un solo anno di contratto alla Juventus con opzione di rinnovo, Paredes ha spiegato come la sua volontà sia quella di convincerlo a proseguire il percorso in bianconero: "Lo spero, gli ho già detto due volte che deve rimanere un altro anno. Spero di convincerlo". Sul rapporto con Marchisio, suo ex compagno ai tempi dello Zenit: "Lui è uno dei tanti che mi hanno scritto prima di venire, voleva che giocassi qui. Ho avuto un buon rapporto con lui in quell'anno in cui siamo stati insieme".
Cosa manca alla Juve per essere competitiva in Champions? Questa la risposta di Paredes: "Dopo i primi 20 minuti con il PSG abbiamo dimostrato di essere una grande squadra facendo una buona partita. Sicuramente lavorando avremo dei risultati positivi, si può sempre migliorare, anche quando si fa bene".
Chiusura finale sulle sue sensazioni in vista del Mondiale con l'Argentina: "Prima del Mondiale devo pensare a giocare e fare bene qui, poi penseremo alla Nazionale".
