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Data: 28/04/2016 -

Juventus, otto supereroi per cinque scudetti: i reduci del primo scudetto del 2012

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Juventus Campione d'Italia: il ritornello non è cambiato nemmeno questa stagione, con i bianconeri che alzeranno la coppa dello scudetto al cielo per il quinto anno di seguito. Nel 2012 toccò ad Alessandro Del Piero sollevarla, questa invece sarà la quarta volta per Gianluigi Buffon. Cambiano i giocatori, ma non il risultato. Eppure, nell'inevitabile evoluzione di una rosa che però è rimasta competitiva e vincente, resistono alcune costanti. 8 per la precisione: sono quegli uomini che vinsero lo scudetto nel 2012, il primo di questa serie d'oro e che vestono ancora la maglia bianconera. Gianluigi Buffon, Andrea Barzagli, Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci, Martin Caceres, Stephan Lichtsteiner, Claudio Marchisio, Simone Padoin. Magari non tutti protagonisti in egual misura, eppure sempre lì, gli unici che possono vantarsi di cinque scudetti. Impresa rara, impresa da supereroi? Perché no. Così abbiamo provato a giocare un po' e a paragonarli, uno per uno, ai supereroi più famosi: fumetti, cinema e... Calcio. Ce n'è per tutti i gusti: Buffon - Superman: di scudetti SuperGigi ne aveva già vinti: quindi per lui, nel 2012, non fu una prima volta. Impossibile non accostarlo a Superman. E' nato per volare, per arrivare laddove i comuni mortali non riescono. Cinque scudetti che portano la sua firma: nessun mantello rosso sulle spalle, un numero #1 che non è soltanto un numero di maglia e che dice molto di più. A 38 anni i suoi superpoteri non sembrano essere intaccati dal tempo che scorre: Superman è ancora lì, tra un miracolo e una strigliata decisiva, indispensabile, simbolico, iconico: proprio come l'intramontabile supereroe. Barzagli - Iron Man: intelligenza e forza fuori dal comune, un'armatura inscalfibile. Questo è Andrea Barzagli, alla sesta stagione in bianconero: un crescendo continuo di prestazioni impeccabili. I tifosi bianconeri vorrebbero clonarlo, lui dimostra partita dopo partita di essere quasi immortale. Una cosa in comune col primo scudetto? Il gol. Barzagli ha segnato due gol con la Juventus: uno nel 2012 e uno nel 2016. Stesso avversario, l'Atalanta; stessa maglia rosa da trasferta. Magari non proprio il colore più simile al ferro, ma che importa: di ferro sembra essere fatto lui. Chiellini - Thor: Forza, agilità, riflessi, resistenza. In due parole Giorgio Chiellini, colonna portante della difesa bianconera. E se il martello è l'arma per eccellenza di Thor, un martello per gli attaccanti avversari è il numero #3 della Juve. Fondamentale per costruire quella solidità difensiva che è diventata il marchio di fabbrica di questa Juve pluriscudettata. E pazienza se quest'anno la sfortuna si sia accanita contro di lui: la volontà è di tornare più forte di prima. Leonardo Bonucci - Capitan America: la fascia al braccio la porta Buffon, ma il leader in campo è Leonardo Bonucci. Il "Capitan Juventus": supersoldato, caratterizzato oltre che dalla forza fisica anche da quella mentale. Il supereroe conosce molte tecniche di combattimento; Bonucci, pur essendo difensore, ha una tecnica di base sublime che gli ha permesso di sfornare assist e segnare qualche gol. E' molto di più di un centrale difensivo: è l'anima dei pentacampioni d'Italia. Martin Caceres - Wolverine: un supereroe la cui dote peculiare fosse la sfortuna era impossibile da trovare, ce n'è uno però il cui fattore rigenerante è notevole. Wolverine guarisce abbastanza in fretta ed è immune da molte patologie. Caceres, per sua sfortuna, in questi anni non è stato così immune dagli infortuni, ma se c'è una cosa che l'uruguayano ha dimostrato è proprio quella di essere sempre stato capace di riprendersi nonostante i tantissimi problemi fisici. Questo gli ha permesso, pur con poche presenze, di essere decisivo in alcune partite chiave segnando gol pesantissimi. Stephan Lichtsteiner - Flash: per un supereroe che si muove alla velocità della luce, c'è un terzino trasformato in ala a tuttocampo che di chilometri, in questi anni, ne ha macinati parecchi. Un attimo prima sta difendendo sulla bandierina, un secondo dopo è già dall'altro lato del campo a puntare il difensore avversario. Oppure, lanciato da un altro supereroe chiamato Andrea Pirlo, si sta inserendo nel cuore dell'area di rigore. Questione di un attimo, gol. Alla velocità della luce, quella stessa velocità con cui è tornato in campo (neanche a dirlo, segnando) dopo il delicato problema al cuore. Claudio Marchisio - Spiderman: l'Uomo Ragno non spicca per una dote in particolare, ma ne ha sviluppate una vasta gamma. Vi ricorda qualcuno? Lo spietato incursore dei primi anni ha lasciato spazio al sapiente regista: da aggiungere un pizzico di interdizione, una spruzzata di grinta e quell'eleganza sabauda tipica di chi, come lui, fin da bambino ha vestito la maglia bianconera. Risultato: il Principino è stato ed è un perno di questa Juve. Adesso è fermo ai box per un ginocchio che ha fatto crack, ma presto tornerà a spogliarsi di giacca e camicia e sotto ci sarà la sua seconda pelle: non quella di un ragno, ma quella a strisce bianche e nere. Simone Padoin - Batman: "A differenza della maggior parte dei supereroi, Batman non è dotato di superpoteri, ma fa affidamento su uno straordinario allenamento fisico, psicologico e spirituale" (Wikipedia). Sì, forse Padoin non avrà i superpoteri; però da quando è arrivato, in silenzio e in punta di piedi, la Juve non ha più smesso di vincere. Merito anche di uomini-spogliatoio come lui, sempre pronti a tappare i buchi, sempre a disposizione dell'allenatore e dei compagni. Forse Padoin non è un supereroe, eppure protagonista di questi scudetti lo è eccome. E un giorno, magari in compagnia dei nipotini, aprirà il suo libro dei ricordi ed racconterà queste cinque meraviglie. "C'era una squadra di supereroi che vinse cinque scudetti di fila, quasi tutti per distacco. E in questa squadra c'ero anche io: un tipo normale, che ha cominciato a vincere tardi; eppure, c'è chi non vince mai".  


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