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Data: 04/10/2020 -

LIVE - Caos Juve-Napoli, Lega e ASL non fanno marcia indietro. Le parole di Spadafora

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Continua il caos intorno al match fra Juventus e Napoli, inizialmente in programma stasera all'Allianz Stadium ma saltato a causa delle positività al coronavirus riscontrate dagli azzurri (Elmas e Zielinski), fermati poco prima di partire per Torino dall’ASL di riferimento, che ha vietato alla squadra di lasciare la Regione invitando a fare ritorno a casa per dare vita all’autoisolamento fiduciario richiesto.

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"Niente impedisce disputa gara"

La Lega, dopo il comunicato di ieri sera, ha ribadito il concetto con una nuova nota. Partendo da un presupposto: "In relazione alla comunicazione formale ricevuta dalla SS Napoli Calcio la Lega Serie A chiarisce che il sistema di regole in vigore deve garantire massima tutela della salute per le persone coinvolte, parità di trattamento tra i vari club, nonché rispetto dei principidi lealtà sportiva".

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Poi la Lega si riferisce ai fatti di ieri: "Nel merito è opportuno ricordare che la nota della ASL campana si è limitata a notificare il provvedimento ordinario di isolamento fiduciario nei confronti dei contatti stretti del giocatore Zielinski. Nel caso di specie, invece, si applica il Protocollo Figc concordato con il CTS e integrato dalla Circolare del Ministero della Salute lo scorso 18 giugno, che recepisce il parere del CTS n. 1220 del 12 giugno 2020, che non è stato tenuto in considerazione neanche nella mail del vice capogabinetto del Presidente della Regione Campania. Tale norma di ordinamento statale a carattere speciale, applicabile alla situazione del Napoli che presenta due calciatori positivi al covid-19, è la stessa utilizzata più volte nel corso della stagione per permettere, a puro titolo di esempio, al Torino di affrontare l’Atalanta, al Milan di recarsi a Crotone o al Genoa di andare a giocare al San Paolo, e oggi all’Atalanta di scendere in campo contro il Cagliari. Il protocollo prevede regole certe e non derogabili, che consentono la disputa delle partite di campionato pur in caso di positività, schierando i calciatori risultati negativi agli esami effettuati e refertati nei tempi previsti dalle autorità sanitarie".

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 Inoltre, conclude la Lega: "Il Consiglio ha approvato un preciso regolamento da adottarsi in caso di positività plurime che possono portare al rinvio gare solo al verificarsi di determinate condizioni che, al momento, non si applicano al caso del Napoli, e non sussistono provvedimenti di Autorità Statali o locali che impediscano il regolare svolgimento della partita. La “ratio” del protocollo resta, quindi, quella di consentire la disputa di tutte le partite e conseguentemente la conclusione regolare della Serie A TIM".

La ASL insiste: "Non ci sono condizioni per partire"

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Dopo il comunicato della Lega, ne è stato pubblicato un altro dalla Asl Napoli 2 Nord: "Si ritiene non sussistere le condizioni che consentano lo spostamento in piena sicurezza dei contatti stretti. Pertanto, per motivi di sanità pubblica, resta l'obbligo dei contatti stretti di rispettare l'isolamento fiduciario presso il proprio domicilio", si legge.  Per contatti stretti l'Asl intende tutta la rosa di giocatori che si è allenata insieme a Zielinski e Elmas, i due positivi del Napoli, ritenuta potenzialmente pericolosa per la saluta di quei soggetti terzi con cui, a detta della ASL, i giocatori azzurri entrerebbero in contatto (oltre ai tesserati Juve, anche il personale dell'hotel, quello dell'aeroporto, il personale di volo ecc).

Spadafora: "

Sulla questione si è espresso anche il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora con una nota ufficiale: "La vicenda Juventus Napoli ci impone ancora una volta un richiamo all’attenzione e alla prudenza di cui il Paese ha bisogno in un momento tanto delicato ed incerto - si legge - il protocollo proposto dalla FIGC e validato dal CTS ha provato a mettere in sicurezza il calcio italiano per consentire la ripartenza da tutti auspicata. È evidente però che la situazione generale sia divenuta nelle ultime settimane ancor più complessa, tanto da non lasciare immune neppure il mondo del calcio nonostante le rigide regole adottate. Ed è per questo che, come è stato più volte chiarito sia nei verbali del CTS che nei DPCM, alle Autorità sanitarie locali è demandata una chiara responsabilità e una precisa azione di vigilanza".

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Non sarà tuttavia lui a prendere una decisione definitiva sull'esito della partita: "Spetta ora agli organismi sportivi decidere sugli aspetti specifici del campionato, sia sulla decisione di stasera che su eventuali ricorsi futuri. Sia però ben chiaro il mio richiamo a far prevalere l’interesse superiore della salute su qualsiasi altra logica o interesse di parte. Questo auspicio lo ribadirò domani ai Presidenti di FIGC e Lega Serie A durante  due incontri programmati da tempo ma che saranno l’occasione per ribadire l’impegno del Governo a tutela del mondo dello sport, di tutto lo sport, ma senza fingere di non vedere che siamo ancora in una situazione che non ci consente deroghe e sottovalutazioni".

 

 



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