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Data: 24/03/2016 -

Juventus, Morata: "Non ero abituato a percorrere 14 km a partita. Se penso a Monaco mi rovino la giornata"

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È indubbiamente l'attaccante della Juve più al centro delle discussioni: il periodo di crisi sembra passato, sono tornati gol e con loro l'ombra della 'recompra' che lo accompagna da quando è arrivato a Torino. E stasera si affrontano proprio Italia e Spagna, in una partita tutta la vita di Morata, che in questa intervista a Marca ha parlato a 360° di Juventus, Real Madrid, futuro e nazionale: "Quando torni a fare gol tutto cambia rapidamente. Quest'anno ho dovuto lavorare e correre come non mai, a volte devo fare più lavoro difensivo che offensivo e questo è strano. Segno poco? Fare gol in Italia è difficile, ma sto apprendendo tantissimo. È normale giudicarmi per i gol perché sono attaccante: ora sto bene e sono felice sotto tutti i punti di vista e spero di segnare di più. L'Italia, per un attaccante, è il paese peggiore per brillare ma il migliore per imparare. Non ero abituato a percorrere 14 chilometri a partita. Questa è una stagione che mi farà maturare, ma durante la quale posso e voglio vincere anche dei titoli. La partita di Monaco? Ogni volta che ci penso, mi rovino la giornata per la rabbia. Abbiamo dimostrato di poter lottare con chiunque. Allegri non mi ha spiegato il cambio, è stato una sua scelta. Con me in campo il parziale è 3-0 per la Juve, senza 6-1 per il Bayern? Purtroppo non conta. È stato incredibile per noi, una tragedia." Che però, probabilmente, ha riaperto le porte della 'roja' a Morata: "Anche se Del Bosque ha sempre avuto fiducia in me non ero molto convinto di essere convocato. Ma la nazionale per me è vita e andare all'europeo con la Spagna per me è vita". E stasera contro l'Italia degli amici juventini: "Meglio che non ci sia Chiellini, così riposa e recupera per la Juve e io mi risparmio qualche calcio (ride). Barzagli e Bonucci sono tra i migliori difensori del mondo, con loro puoi giocare tranquillo. Quando sono loro 3 al completo è quasi impossibile giocare. Buffon? Ogni parola sarebbe superflua, basta vedere cosa ha fatto e cosa sta facendo. La concorrenza con Dybala e Mandzukic? Me l'aspettavo. Come mi aspettavo di giocare di più, però alcune circostanze me l'hanno impedito." Inevitabile chiedersi dove sarà il prossimo anno. "Non lo so se sarò alla Juve. Lì sto bene, ma vedremo. So solo che ogni volta che indosso quella maglia sto bene e se fosse per me, resterei. Mi sento come a casa. Ogni volta che segno si torna a parlare di questa clausola di recompra. Se penso al Real? Questo è stato un anno particolare per me e alla fine quello che mi interessa è essere concentrato sul mio gioco. Ringrazio Butragueno per quello che ha detto su di me, lui è una leggenda del Real e del calcio spagnolo. La Premier? Per un attaccante come me è molto attraente, mi piace."


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