È indubbiamente l'attaccante della Juve più al centro delle
discussioni: il periodo di crisi sembra passato, sono tornati gol e
con loro l'ombra della 'recompra' che lo accompagna da quando è
arrivato a Torino. E stasera si affrontano proprio Italia e Spagna, in
una partita tutta la vita di Morata, che in questa intervista a Marca
ha parlato a 360° di Juventus, Real Madrid, futuro e nazionale:
"Quando torni a fare gol tutto cambia rapidamente. Quest'anno ho
dovuto lavorare e correre come non mai, a volte devo fare più lavoro
difensivo che offensivo e questo è strano. Segno poco? Fare gol in
Italia è difficile, ma sto apprendendo tantissimo. È normale
giudicarmi per i gol perché sono attaccante: ora sto bene e sono
felice sotto tutti i punti di vista e spero di segnare di più.
L'Italia, per un attaccante, è il paese peggiore per brillare ma il
migliore per imparare. Non ero abituato a percorrere 14 chilometri a
partita. Questa è una stagione che mi farà maturare, ma durante la
quale posso e voglio vincere anche dei titoli. La partita di Monaco?
Ogni volta che ci penso, mi rovino la giornata per la rabbia. Abbiamo
dimostrato di poter lottare con chiunque. Allegri non mi ha spiegato
il cambio, è stato una sua scelta. Con me in campo il parziale è 3-0
per la Juve, senza 6-1 per il Bayern? Purtroppo non conta. È stato
incredibile per noi, una tragedia."
Che però, probabilmente, ha riaperto le porte della 'roja' a Morata:
"Anche se Del Bosque ha sempre avuto fiducia in me non ero molto
convinto di essere convocato. Ma la nazionale per me è vita e andare
all'europeo con la Spagna per me è vita". E stasera contro l'Italia
degli amici juventini: "Meglio che non ci sia Chiellini, così riposa e
recupera per la Juve e io mi risparmio qualche calcio (ride). Barzagli
e Bonucci sono tra i migliori difensori del mondo, con loro puoi
giocare tranquillo. Quando sono loro 3 al completo è quasi impossibile
giocare. Buffon? Ogni parola sarebbe superflua, basta vedere cosa ha
fatto e cosa sta facendo. La concorrenza con Dybala e Mandzukic? Me
l'aspettavo. Come mi aspettavo di giocare di più, però alcune
circostanze me l'hanno impedito."
Inevitabile chiedersi dove sarà il prossimo anno. "Non lo so se sarò
alla Juve. Lì sto bene, ma vedremo. So solo che ogni volta che indosso
quella maglia sto bene e se fosse per me, resterei. Mi sento come a
casa. Ogni volta che segno si torna a parlare di questa clausola di
recompra. Se penso al Real? Questo è stato un anno particolare per me
e alla fine quello che mi interessa è essere concentrato sul mio
gioco. Ringrazio Butragueno per quello che ha detto su di me, lui è
una leggenda del Real e del calcio spagnolo. La Premier? Per un
attaccante come me è molto attraente, mi piace."