Una carriera passata e vissuta alla Juventus, tra gioie e dolori. Claudio Marchsio ha la Juventus nel sangue. Nato e cresciuto a Torino con la maglia della Juventus addosso, fin da bambino, e oggi che compie 32 anni ancora non se l'è tolta. In realtà l'ha messa da parte un anno quando doveva 'crescere' e ha passato il primo anno di Serie A con la maglia dell'Empoli dopo la Serie B vissuta da protagonista con la maglia della sua squadra del cuore. Anime e cuore. Da quando è tornato alla Juventus ha dato tutto: ci sono stati gli anni bui della sua Vecchia Signora, dove lui però brillava e si faceva notare. Poi Conte, i gol e le moine di mezza Europa. A lui non interessava, esisteva ed esiste solo una maglia: quella della Juventus.
Poi un terribile infortunio. 17 aprile 2016, dopo 16' minuti il crociato fa un brutto rumore. Si rompe. Inizia un calvario che ancora oggi, dopo più di un anno e mezzo dall'infortunio ancora lo attanaglia, lo vessa, gli dà noie e non riesce a ridargli la continuità che vorrebbe per sé stesso e per la sua Juventus. Lui però, che per molti potrebbe il miglior centrocampista italiano in attività se non fosse per gli innumerevoli guai fisici, non molla. E nonostante molti lo vogliano lontano dalla Juventus, lui da vero gentiluomo non abbandona la sua Signora.
E oggi per il suo compleanno, come se ce ne fosse bisogno, come se non fosse ancora chiaro l'amore che prova per la maglia bianconera, lo sottolinea. In un post apparso sulla sua pagina Facebook scrive:
"I miei desideri e le mie ambizioni hanno sempre gli stessi colori
Non c'è un solo attimo passato con te che non sia all'altezza dei miei sogni.
Grazie a tutti per gli auguri e per l'affetto che mi dimostrate ogni giorno".
Tre righe per ringraziare i milioni di tifosi che hanno voluto perdere un momento per fargli gli auguri e per mettere a tacere tutte le voci che lo vogliono lontano dalla Juventus. Lui resta alla Juventus, resta a casa... oggi 32 volte più di ieri.