Il 23 settembre dello scorso anno il grande spavento. L'aritmia cardiaca che gli era stata diagnosticata sembrava aver posto fine alla carriera di Stephan Lichtsteiner, che non si è arreso. Appena un mese per riprendersi il posto in campo e aiutare la Juventus a vincere il suo quinto scudetto di fila. "Segreti? Ci alleniamo bene, è un grande onore giocare e vincere con questa maglia" - dichiara Lichtsteiner ai microfoni de La Gazzetta dello Sport - "Allegri è bravissimo, intelligente e molto umano. Champions? Fanno rabbia sia la finale di Berlino che l'eliminazione con il Bayern. Però a Berlino era una finale. Sto ancora rosicando per com’è finita a Monaco, fa male vedere Atletico e Real in finale, ma mi consolo pensando che quella partita ci dà grande fiducia per il futuro. Abbiamo fatto un importante passo avanti e adesso ci sentiamo alla pari di Bayern e Barcellona. Contro i tedeschi abbiamo avuto un po’ troppo timore nel primo tempo della gara d’andata, ma quella partita ci ha fatto cambiare mentalità: è scattato qualcosa nella nostra testa, ci ha dato fiducia per il ritorno. Adesso non ci sentiamo più così timidi e abbiamo un approccio diverso quando affrontiamo le big. A cosa rinuncerei per vincere la Champions? A nulla. Voglio vincere tutto".
Cosa manca alla Juve per essere veramente al top? "A questi livelli è solo una questione di dettagli. L’anno scorso il Barcellona ci era stato superiore, stavolta col Bayern siamo stati sfortunati. Però l’errore è stato a monte: se fossimo arrivati primi nel girone magari avremmo avuto un sorteggio più favorevole negli ottavi". Futuro? "Penso di poter giocare ancora 3-4 anni a questi livelli e la mia intenzione è rimanere alla Juventus. In bianconero sto benissimo, se la società mi vuole... Operazione al cuore? Mi ha fatto capire che bisogna godersi ogni momento. Noi abbiamo la pressione e il dovere di vincere sempre, ma spesso ci perdiamo il piacere di andare in campo, non assaporiamo le piccole cose. Possiamo avere tutto, ma non dobbiamo mai dimenticare che le cose possono cambiare da un momento all’altro. Sogni? Nel calcio è vincere la Champions League. Nella vita mi sento realizzato. Ho una bellissima moglie, due splendidi bambini. Chiedo soltanto la salute".