In questo quinquennio di successi, lo scheletro vincente della Juventus è stato costituito senza ombra di dubbio da quella linea difensiva inviolabile, divenuta così fondamentale da essersi guadagnata anche un suo acronimo, la BBC. Molti tifosi juventini si interrogavano preoccupati su cosa sarebbe accaduto al momento dei saluti con uno dei tre pilastri, ma a scacciare la preoccupazione ci ha pensato la dirigenza bianconera, agendo con saggio anticipo. Tanto che la difesa del futuro sta già prendendo forma.
Il ringiovanimento è iniziato nel 2015, con gli arrivi di Rugani e Alex Sandro. Il primo è il gioiellino riportato a casa, il secondo l'esterno di caratura mondiale pagato a caro prezzo. Soldi decisamente ben spesi, col senno di poi. Su Rugani il percorso di crescita è stato lento, inesorabile e vincente. Ora il classe '94 è una sicurezza, ha appena neutralizzato i capocannonieri del nostro campionato (Dzeko e Belotti) e si sta dilettando anche in zona gol. Ma non è altro che la punta dell'iceberg, perché a far sorridere anche in ottica futura i tifosi bianconeri sono l'andamento dell'ex Empoli, la costanza di rendimento, la crescita costante e impressionante e le qualità che stanno pian piano emergendo. Con questo Rugani, il futuro è assicurato. E il rinnovo ne è la dimostrazione migliore. In mezzo, poi, c'è quel Leonardo Bonucci che ormai è un simbolo indiscusso di questa squadra. Uno che sembra destinato a indossare la fascia da capitano, ma, anche senza simbolo sul braccio, è già uno dei capitani di questa squadra. Anche per lui è arrivato il rinnovo e per altri cinque anni sarà la guida della difesa. Una scelta importante la sua, che testimonia come per la Juve si possa dire no anche alle superpotenze di Premier League.
Tre ci sono, il quarto è già ipotecato. Marotta e Paratici, infatti, non si sono fatti sfuggire Mattia Caldara, tra i migliori centrali di questo avvio di stagione. Giovane, italiano, uomo da Juve anche a parole, sembra perfetto per seguire il percorso di Rugani e divenire poi anche lui tassello importante. Le qualità di Caldara sono sotto gli occhi di tutti, brava la Juve a muoversi d'anticipo, pur con un investimento importante. Non si dimentichi nemmeno Benatia, il cui riscatto difficilmente verrà messo in discussione e che ha davanti quelli che per un difensore sono gli anni migliori.
Tutto completo? Quasi. C'è, infatti, una lacuna sul lato destro, visto che né Lichtsteiner né Dani Alves possono essere considerati futuro. Qui, però, la Juve si è mossa con un anticipo ancora maggiore. Già due anni fa, dalle giovanili dell'Espanyol arrivava Pol Lirola Kosok, soffiato a Manchester City e Barcellona. Trafila con la Primavera, crescita inesorabile e poi prestito subito al Sassuolo, perché la Serie B per uno con le sue qualità sarebbe stato forse un passaggio inutile. Impatto col professionismo esaltante, e anche se ora sta vivendo un calo fisiologico (condizionato anche dall'andamento del Sassuolo) questo non mette in dubbio le sue qualità. La fascia destra della Juve lo attende.
A cura di Edoardo Siddi