L'ultimo allenatore dell'Inter a vincere allo Stadium resterà, almeno fino a questa sera, Andrea Stramaccioni, capace di piegare la Juventus in casa propria con il punteggio di 3-1. Un successo che, seppur datato 3 novembre 2012, continua a rimanere vivo nell'attuale manager dello Sparta Praga che, ai microfoni del Corriere dello Sport, ha voluto raccontare le sue emozioni.
"Per l'andamento della partita, quella fu una delle vittorie più memorabili dell'interismo, ribaltammo il risultato dopo una serie di errori arbitrali che avrebbero fatto spaccare la tv a qualsiasi tifoso. Un successo contro i più forti, in uno stadio dove i bianconeri avevano sempre vinto e schierando tre punte senza paura. Un trionfo memorabile. Mi feci male alla mano sulla mancata espulsione di Lichtsteiner per fallo su Palacio, dopo il gol dell'1-0 in fuorigioco. Ero giovane ed impulsivo. E' stata la vittoria che ricordo con più emozione, insieme a quelle nel derby. Chiarimento con Cassano? Ancora no, ma capiterà sicuramente.
Stramaccioni, poi, racconta un aneddoto relativo a Mauro Icardi: "Ogni volta che lo incontro ci scriviamo un messaggio e ricordiamo quello che poteva succedere. Eravamo in Saras, prima di Natale (nel 2013, ndr), Moratti, Branca, Ausilio ed io. Decidemmo che Mauro sarebbe stato il dopo-Milito e l'Inter Io acquistò. Vi racconto anche un aneddoto: 'Qualche settimana dopo giocammo contro la Samp a Marassi e nel sottopassaggio dissi a Icardi: "Qui bellissimo stadio, ma fra qualche mese devi cominciare a segnare anche a San Siro". Mi ha preso “troppo" alla lettera ed è diventato semplicemente una macchina da gol".
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