Un attaccante di razza, 255 gol in 486 partite per Higuain, merito soprattutto di papà Jorge, anche lui calciatore ma di ruolo difensore: “Naturalmente mi ha insegnato tante cose che ai difensori non piacciono, in questo senso ho avuto un vantaggio fin dall’inizio della mia carriera. Il fatto che lui abbia giocato dietro è stato importante, perché mi ha mostrato cosa un’difensore non vuole che io faccia” ha detto l’attaccante della Juventus al Guardian.
“Il calcio secondo me è uno sport in continua evoluzione, puoi segnare per sette partite di fila, ma se poi non fai gol per due gare sei in crisi. Per me la bellezza di questo sport è vincere, chiaramente se giochi bene e vinci è meglio. Ma giocare bene e non vincere non ti lascia niente - ha continuato l'ex attaccante del Real Madrid - La mia filosofia per il calcio consiste nell’essere felice per quello che fai. Anche quando i tifosi dicono che sei il più forte del mondo devi continuare a lavorare come se loro ti dicessero che sei finito. Voglio lasciare il mio nome più in alto possibile nella storia di questo sport, per fare questo bisogna avere umiltà. Buffon ha 40 anni, ma ancora adesso è convinto di poter migliorare. Io sono giovane e spero e spero di avere ancora tanti anni di calcio davanti a me”.
Nonostante i tanti successi personali, per Higuain negli ultimi anni sono arrivate quattro sconfitte in partite decisive: finale di Coppa del Mondo, finale Champions League e due in Coppa America: “Penso che sia bello vincere, ma è anche molto difficile raggiungere questi momenti. La Juventus ha giocato due finali di Champions League in tre anni e questo è veramente difficile”.
Su i prossimi obiettivi di stagione invece: “Voglio tutto, qui alla Juventus giochiamo per vincere tutto, questa è la mentalità. Questo è quello che ti dicono proprio nel momento in cui entri qui. Lo scorso anno ci siamo andati vicini, in questa stagione ci riproveremo”.